Scontri e arresti in Francia durante le manifestazioni contro la riforma del Lavoro

Francesca Parodi

Scontri e arresti in diverse città francesi, mentre il paese è bloccato da uno sciopero generale indetto dai sindacati contro la riforma del lavoro, giudicata troppo liberale e considerata un passo indietro nei diritti del lavoratori. La protesta ha portato alla chiusura della Tour Eiffel e all'interruzione dei collegamenti ferroviari, mentre decine le scuole sono rimaste chiuse con gli studenti a manifestare. La polizia ha usato gas lacrimogeni per disperdere dimostranti a Nantes e Rennes, mentre a Parigi sono stati fermati 10 giovani durante scontri con le forze di sicurezza. Tre i poliziotti feriti mentre a Marsiglia sono state fermate e interrogate due persone.

 

Il portavoce del governo, Stephane Le Foll, ha lanciato un "appello alla calma", ricordando che "esiste il diritto a manifestare per esprimere rivendicazioni e questo è legittimo, ma d'altra parte non si deve dare l'occasione ad alcuni di darsi ad atti di violenza". Decine di migliaia le persone che sono scese in piazza in tutta la Francia, nonostante le forti piogge, con oltre 200 manifestazioni, marce o raduni organizzati nel paese. Già da stamattina, i primi disturbi alla circolazione, con oltre 400 chilometri di code nell'Ile de France, e più di 250 nella provincia. Oltre a questo, uno sciopero separato indetto dai controllori del traffico aereo minaccia migliaia di passeggeri.

Di più su questi argomenti: