I fantasmi di Chernobyl
Ucraina, 30° anniversario del disastro nucleare di Chernobyl (foto LaPresse)
Ucraina, 30° anniversario del disastro nucleare di Chernobyl (foto LaPresse)
Ucraina, 30° anniversario del disastro nucleare di Chernobyl (foto LaPresse)
Ucraina, 30° anniversario del disastro nucleare di Chernobyl (foto LaPresse)
Ucraina, 30° anniversario del disastro nucleare di Chernobyl (foto LaPresse)
Ucraina, 30° anniversario del disastro nucleare di Chernobyl (foto LaPresse)
Ucraina, 30° anniversario del disastro nucleare di Chernobyl (foto LaPresse)
Ucraina, 30° anniversario del disastro nucleare di Chernobyl (foto LaPresse)
Ucraina, 30° anniversario del disastro nucleare di Chernobyl (foto LaPresse)
Ucraina, 30° anniversario del disastro nucleare di Chernobyl (foto LaPresse)
Ucraina, 30° anniversario del disastro nucleare di Chernobyl (foto LaPresse)
Ucraina, 30° anniversario del disastro nucleare di Chernobyl (foto LaPresse)
Ucraina, 30° anniversario del disastro nucleare di Chernobyl (foto LaPresse)
Ucraina, 30° anniversario del disastro nucleare di Chernobyl (foto LaPresse)
L'Ucraina ricorda il 30esimo anniversario della tragedia di Chernobyl con diversi eventi organizzati per rendere omaggio alle vittime, ma anche ai 'liquidatori', cioè quelle persone che, inconsapevoli dei rischi per la loro salute, fronteggiarono l'emergenza tentando di spegnere l'incendio nel reattore. Morirono tutti, di lì a breve. Le cerimonie si sono tenute in un chiesa di Kiev e in un'altra nella citta di Slavutish e sono iniziate all'01:23, il momento esatto in cui 30 anni fa, il 26 aprile 1986, esplose il reattore numero 4. Slavutish, lontana 50 chilometri dalla centrale, fu allestita proprio per accogliere gli abitanti evacuati dalle città più colpite, come Pripiat, la città degli operai di Chernobyl. Quello che è rimasto oggi nei luoghi colpiti sono scuole e case abbandonate, in rovina, perse fra le macerie, in cui si aggirano ancora i fantasmi del passato.