In Francia riprendono gli scontri tra polizia e manifestanti contro la riforma del lavoro
Francia, infuriano le proteste contro la legge sul lavoro. (foto LaPresse)
Francia, infuriano le proteste contro la legge sul lavoro. (foto LaPresse)
Francia, infuriano le proteste contro la legge sul lavoro. (foto LaPresse)
Francia, infuriano le proteste contro la legge sul lavoro. (foto LaPresse)
Francia, infuriano le proteste contro la legge sul lavoro. (foto LaPresse)
Francia, infuriano le proteste contro la legge sul lavoro. (foto LaPresse)
Francia, infuriano le proteste contro la legge sul lavoro. (foto LaPresse)
Francia, infuriano le proteste contro la legge sul lavoro. (foto LaPresse)
Francia, infuriano le proteste contro la legge sul lavoro. (foto LaPresse)
Francia, infuriano le proteste contro la legge sul lavoro. (foto LaPresse)
I sindacati hanno indetto la quarta giornata di sciopero contro la proposta di riforma del lavoro in Francia. Studenti e lavoratori sono scesi in piazza a Parigi, Nantes, Lione e Marsiglia, scontrandosi con le forze dell'ordine. I manifestanti hanno protestato con cartelloni, cori, maschere e lacrimogeni e ai momenti di tensione per le strade si è aggiunto anche il blocco dei trasporti. Alcuni operai hanno bruciato copertoni sulle strade per interrompere il traffico in alcune parti del paese, e alcuni voli dell’aeroporto di Orly (a sud di Parigi) sono stati cancellati. Studenti e lavoratori vogliono richiamare l'attenzione sulla precarietà e sulle condizioni svantaggiose che, a loro avviso, caratterizzano la riforma. L'impopolarità del presidente Hollande cresce, mentre il tasso di disoccupazione ha ormai superato la soglia del 10 per cento. Il numero uno dell'Eliseo ha fatto sapere che non correrà per un secondo mandato se non riuscirà a migliorare i dati sull'occupazione. Intanto è già partito il conto alla rovescia per la discussione della proposta di legge, che approderà in Parlamento fra meno di una settimana e su cui si gioca anche il futuro politico di Francois Hollande.