Lettera d'amore a Luisa Ranieri
Gentilissima Luisa, ho aspettato tanto per scriverle anche perché non mi sentivo pronto. Prima di fare questa lettera (ufficiale) ho fatto diverse prove preparatorie, cambiando e ricambiando frasi o parole che potevano non essere confacenti alla richiesta fidanzativa. Poi oggi mi sono deciso. Ho detto: scrivi una lettera d’amore di getto, come viene, viene (senz’altro male), ma non importa, l’importante è che il sentimento potente che c’è, cioè l’amore, sia chiaro. Anzi, l’impazzamento per lei.
Ho 59 anni (li compio oggi), aggiusto le scale mobili nei centri commerciali. No, Luisa, non è vero, ma avrei voluto fare quel lavoro sin da bambino. Attualmente rilego tutte le delibere della provincia di Verbania. Pur essendo la provincia abolita esistono ancora diversi atti passati da essere rilegati. Poi li porto tutti all’Archivio di stato. Lì lavora la mia attuale compagna, lei vorrebbe lasciarmi e anch’io. Al pomeriggio vado in piscina. Ci sto tutto il pomeriggio, estate e inverno. Seguo una squadra di pallanuoto femminile, il Cus Stresa, composta donne bellissime. In più seguo la nazionale di nuoto sincronizzato e sono membro della Federazione nazionale sport acquatici. Ho fatto l’arbitro di pallanuoto maschile fino al 1985, ho arbitrato agli Europei all’Isola di Mann Francia-Estonia. Sono stato spinto in acqua da un dirigente della squadra baltica. Motivo? Avevo dato un rigore alla Francia che non c’era. Il dirigente dell’Estonia è stato radiato per 25 anni. A me hanno tolto il brevetto di arbitro. Luisa, amore, mi dispiace dirtelo, non è vero niente. Sì, è vero che al pomeriggio vado nella piscina comunale, ma nuoto da solo come un cane. Non conosco nessuno e non ho mai fatto amicizia.
Come uomo, anche se ho appena acquistato l’ultima Porsche, sono di sinistra. Vediamoci presto, decidi tu dove e a che ora, tieni però conto che tutti i giorni dalle 14 e 30 alle 19 e 30 sono in piscina. Però non c’è problema se tu mi dai appuntamento domani alle 21 a Terni, io arrivo a mezzogiorno e mi sbatto dentro la piscina comunale fino al nostro incontro. Dispiace dirlo, ma alla piscina comunale di Terni non ci sono mai stato. E’ una delle poche perché ho fatto il bagno in quasi tutte le altre in Italia e all’estero sono stato a Belgrado, Lione, Rotterdam, Berna e Galatasaray, anzi in tutte dove l’Inter giocava nelle coppe europee. Quest’anno l’Inter non fa le coppe per cui andrò a Milano da mio zio. Un bacio grande. Non rispondermi subito, la delusione se mi dici no sarebbe letale.
Ti amo tanto. Tuo Maurizio
P.s. Nonostante tutti questi anni non ho ancora imparato a nuotare a stile, nuoto a cagnolino e per dormire prendo una pastiglia.
Il Foglio sportivo - in corpore sano