Cara Fao ti scrivo

Maurizio Milani
Ecco il ragionamento che ho sentito al bar

    Ecco il ragionamento che ho sentito al bar.

     

    Oggi scrivo al segretario della Fao”.

     

    Io: “E cosa gli dici?”.

     

    Cliente bar: “Gentile presidente, sono un disoccupato di 52 anni e l’ho sempre stimata. I casi quindi sono due: a) o mi assumete in una onlus che si occupa di profughi (almeno 1.200 euro al mese); b) o mi date 35 euro al giorno per stare a casa. Certo, io preferirei andare a lavorare alla onlus, mi passa di più la giornata, nel lavoro mi sento più realizzato e a casa mi stufo a guardare programmi tv che parlano di profughi, ma alla fine anche la seconda opzione andrebbe bene lo stesso, non è che mi offenderei. La saluto con stima sincera”.

     

    Poi però la lettera non la spedirà mai perché, dispiace dirlo, ha paura di offendere Bono degli U2 e compagnia bella.