Lettera (d'amore) completa ad Agnese Renzi

Maurizio Milani
Gentile signora Agnese, scusi se le scrivo, però è mio dovere. Sono stato a 30 prime della Scala. Mai, dico mai! si era vista una donna bella ed elegante come lei.

    Gentile signora Agnese, scusi se le scrivo, però è mio dovere. Sono stato a 30 prime della Scala. Mai, dico mai! si era vista una donna bella ed elegante come lei. Sono un tecnico industriale di 51 anni felicemente sposato con un’archeologa di 35 anni (li compio oggi). Pur andando d’accordo con i miei suoceri, penso di lasciarla. Lei in questi giorni è impegnata in una campagna di scavi a Creta. Però il suo pallino è trovare la residenza estiva di Filippo il Bello. Dice che è presso le isole Tremiti. Per me sbaglia al 100 per cento, però la amo. Come hobby ho quello di girare a piedi per Cremona. Abito a due ore di treno da questa città. Però tutti i giorni la raggiungo per girarci a piedi. E’ diversi anni che faccio così. Non so perché. Ecco Agnese, volevo solo dirle queste poche righe. Scusi la calligrafia, ma ho sempre scritto così. Infatti per brutta grafia sono stato ripetente diverse volte presso la scuola dell’obbligo della mia città.

    Un saluto sincero, Milani M.

     


     

    Della serie A tengo dell’Inter, della serie B tengo del Lanciano. Ma la mia vera squadra è il Renate, che gioca in Lega Pro. Quest’anno ho deciso di andare a piedi a tutte le trasferte. C’è Pordenone, Cittadella, eccetera (vedi calendario). Per tornare prendo la 95 che parte da Milano piazza Luigi Savoia (detto il Bello) e tocca tutte le città della Lega Pro gironi A, B, C. Ce ne sono in giro tutti i giorni cento di autobus 95, per cui ogni quarto d’ora passa. E’ veramente un ottimo servizio. Complimenti.

     


     

    Con il movimento politico dentro cui milito ci siamo dati questo regolamento: rispondere falso ai sondaggi telefonici sulle intenzioni di voto. Ognuno di noi ha esteso questa pratica a 100 conoscenti. Risulterà in mano ai sondaggisti che il nostro partito ha 2,5 per cento di voti. Questo rendendo tranquilli quelli che decidono quando farci andare a votare. Benissimo! Il risultato vero sarà che avremo il 21 per cento. Il giorno dopo ci spacchiamo in due. Dispiace per gli elettori.