Il militare a chilometro zero

Maurizio Milani
Dispiace dirlo, ma sembrano fatti tutti con lo “stampino”. Già nelle scuole superiori contestano (l’orario, la mensa, eccetera), di interessano alle questioni mediorientali e via così.

    Dispiace dirlo, ma sembrano fatti tutti con lo “stampino”. Già nelle scuole superiori contestano (l’orario, la mensa, eccetera), di interessano alle questioni mediorientali e via così. Quando è il momento di andare a militare fanno domanda per obiettore di coscienza. Noi neanche sapevamo che si poteva schivare il militare. E così mentre a noi ci sbattono in una caserma a Lecce, con un sergente che alla mattina ti grida nelle orecchie “sveglia”. Loro (quelli impegnati di sinistra) fanno il militare alla Lega ambiente a chilometro zero. In quanto dove prestano servizio è davanti casa loro. L’hanno scelto per quello. E la commissione militare per non offendere dei così grandi idealisti accetta. Io li avrei mandati a catalogare le tartarughe marine alle Galapagos. “Sei contro il servizio armato? Benissimo. Vai a fare il naturalista nell’Oceano Pacifico”. Non che vai alla sede di Legambiente a fare le fotocopie agli orari che decidi tu. Vai e vieni a tuo piacimento senza un comandante di plotone che ti misura i capelli e ti nega la libera uscita. Furboni! Basta balle. Ma non è finita. Verso i 22-23 anni cominciano a fare politica (sempre da quella parte). Sono espertissimi di testi di Dario Fo, di film di Moretti, di graffiti sui muri, di cibo non contaminato, insomma di tutto quello che fa trendy. Vanno avanti così per 30-40 anni. Come se fossimo un paese a economia socialista. Infatti tutto il loro reddito arriva dal loro impegno in politica.

     

    A questo punto viene una domanda spontanea a noi pederasti. Ma perché non andate a Cuba?

     

    Rispondono: “Un viaggio a Cuba butta fuori nell’atmosfera mezza tonnellata di CO2 per passeggero”.

     

    Io: “E allora! Datevi alla pastorizia!”.

     

    Loro: “La pastorizia no, perché noi siamo contro le transumanze nei letti dei fiumi, in quanto pregiudicano l’equilibrio della flora e fauna dell’alvo del fiume stesso”.

     

    Io: “Allora cosa facciamo?”.

     

    Loro: “Scriviamo queste cazzate!”.

     

    Io: “Ok, e chi ci paga?”.

     

    Loro: “La provincia!”.

     

    Titolo del pezzo: il militare a chilometro zero. C’è chi può e chi no. Un lettore del Foglio domanda: “Ma la Dc non dice niente?”. Risposta: “La Dc  stata troppo molle, questi più gli dai più pretendono. A questo punto non pago più niente anch’io”.