Non voto, vado in Puglia con Michael Moore e Vandana Shiva
Domenica purtroppo non riesco ad andare al voto. Lavoro! Ecco i miei impegni della giornata. Ore 7.30 partenza da casa mia per l’Aeroporto di Malpensa. Arriva il regista Michael Moore che vuole girare un film sulla Xylella in Puglia. La mia agenzia teatrale comunista ha chiesto di fargli da autista. Prima di cercare l’artista statunitense passo al seggio elettorale del mio comune. Saluto con un bacio la mia fidanzata presidente del seggio. Giustamente non voto (anche perché quella non è la mia sezione). Per non offendere vado anche nella sezione dove sono iscritto e dico agli addetti del seggio: “Ciao! Passo dopo”. In paese ci conosciamo tutti, è bello mantenere rapporti di cortesia anche con chi pensa che i mandarini appena comprati al mercato siano di dubbia provenienza. Michael Moore ha avuto diverse richieste per venire a vantarsi in Italia. La più curiosa è girare per la penisola con un’auto a metano; e che al posto dei sedili ci siano delle balle di fieno. Ho avuto una deroga dal suo impresario. Siccome non riesco a guidare su una balla di fieno, a me hanno lasciato il sedile. Un sedile fatto apposta di paglia.
L’artigiano che l’ha fatto ha voluto per il disturbo 780 euro. L’ho ritirato ieri, per montarlo sono stato impegnato tutto il giorno. Arrivati a Roma porto Michael Moore in albergo (Cavalieri Hilton) e corro a prendere Vandana Shiva che arriva in traghetto da Cagliari. La porto sul lago Trasimeno a casa di Carlin Petrini. Aspetto che finiscano di brindare e li riporto a Roma. Qui pranziamo con Michael Moore. Subito con il cibo sullo stomaco partiamo per la Puglia. Vandana Shiva tutto in un colpo mi dice: “Puoi portarmi alle grotte di Frasassi?”. Io: “Per me non c’è problema”. Carlo Petrini: “Ma sì! Andiamo a visitare le grotte, tanto ormai la Xylella c’è. Non è che se arriviamo noi viene debellata”. Alle grotte di Frasassi vediamo il prof. Zingales. Io gli chiedo: “Professore, vorrei fare il cabaret a Minneapolis, lei cosa dice?”. Lui: “Ti conviene; qui rischi di fare tutta la vita le serate per Greenpeace”. A metà pomeriggio Michael Moore ha fame. Senza averlo deciso prima, suoniamo il campanello alla tenuta di Jovanotti. Bellissima e ben curata. Lorenzo non c’è: è in tour a km zero. Stasera ha un concerto a Verona. Intanto che i miei ospiti sono intenti a fare merenda, faccio un giro in zona per vedere se c’è qualche arnia da ciulare. Ultimamente infatti ho preso il vizio di ciulare le arnie complete di api. Come furto è facile: le arnie di solito sono in campagna prive di protezione.
Vandana Shiva mi vede e dice: “Che belle!”. Io: “Sì! Sono di mio zio; fa solo miele di mirtillo Ogm”. Vandana: “Bravo! Finalmente qualcuno che fa il contrario di quello che dico”. Senza motivo esce di scatto Carlin Petrini e tira un fumogeno sulle api. Le api sciamano e tutti insieme ciuliamo il miele. Arriva il padrone (che era appena andato a votare). Io lo minaccio. Lui torna con cinque suoi amici, per cui decido di pagargli il miele. 5.000 euro. Che metto nella nota spese all’agenzia teatrale nelle seguenti proporzioni: 2.000 euro all’impresario di Carlin Petrini ; 1.500 euro a quello di Moore, e 4.000 al manager della Shiva. Come vedete la somma fa più di 5.000 euro. Come tradizione l’accompagnatore delle star fa la cresta sulla nota spese; io non sono quello che rompe certe consuetudini. Arriviamo in Puglia verso sera. Michael Moore vuole immergersi da palombaro sotto una piattaforma off shore. Noleggiamo un motoscafo. E’ quasi buio. Prima di mettere lo scafandro Michael Moore mangia una fetta d’anguria fuori stagione. Sotto filma tutto.
Torniamo in albergo a Roma. Michael mostra il filmato. “Ho trovato un tubo che scarica abusivo sotto la piattaforma”. Tutti applaudono. A me scappa di dire: “Ma quello è il tubo del cesso”. Il regista: “Sei sicuro?”. Io: “Certo! Anche i tecnici e gli operai sulla piattaforma hanno le nostre esigenze”. L’aiuto regista di Michael Moore: “Ma negli scarichi abbiamo trovato mercurio”. Io: “E allora? Se mangi il pesce al mercurio può capitare di urinare metalli pesanti”. Moore: “Mi hai convinto! Portami all’aeroporto più vicino che prendo un aerotaxi e me ne vado, sono stufo di sentirti ragionare da deficiente” (rivolto a me). Io: “Maestro, può dire alla mia agenzia teatrale che è andato tutto bene?”. Moore: “Sì! Sì! Stai tranquillo” Io: “E per la Xylella?”. Moore: “Vengo ancora domani”. Intanto Carlin Petrini e Vandana Shiva si avviano a piedi sulla strada che da Bari porta a Alberobello. Qui dovrebbero incontrare Checco Zalone per convincerlo a non fare così. Prima di partire per Washington Michael Moore riceve una potentissima telefonata. E’ Caparezza. Vuole Moore come regista nel suo prossimo videoclip. Location: una piattaforma off shore. Per me va bene tutto. Basta lavorare.
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