Lettera d'amore a Vanessa Incontrada
Gentilissima Vanessa,
oggi sono stato tutto il giorno a scriverti lettere d’amore. Alcune complete, altre potenti. Ho iniziato stamani di buon’ora, ho finito adesso. Ne ho scritte 400. Ognuna è stata riposta in una busta e affrancata con francobollo ordinario. Certo, avrei potuto fare un plico cartaceo e la spesa per spedizioni lettere d’amore sarebbe stata inferiore. Però è dalle piccole cose che si vede il vero amore. Stanotte mi sono svegliato di colpo. Sotto a dove abito avevano sfondato il bancomat, usando la macchina di mio zio come ariete. Mi sono affacciato alla finestra e gli ho gridato: “Vergogna, lazzaroni!”. Loro si sono offesi. Non sembra, ma c’è gente che nonostante il lavoro che esercita è molto sensibile e romantica. I ladri, per esempio. Come è noto i ladri sono dei gran speditori di fiori alle ragazze di ogni ceto socio-culturale. Vanessa, vi amo tantissimo, tuo Maurizio.
P. S. Amore devo dirti la verità. Non è vero che stanotte c’è stato l’assalto al bancomat. Ciò non toglie il fatto che questi episodi succedano sempre più spesso. Ecco perché avendo 65 anni ed essendo in pensione mi sono trasferito alle Canarie.
P. P. S. Amore, non è vero nemmeno questo. Però ti amo!
P. P. S. Dicono che chi è bugiardo è anche ladro. Sarà. Io sono certamente bugiardo, ma non ladro. Almeno fino adesso non ne ho avuto occasione. Ma non penso.
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