Lettera d'amore completa a Natasha Stefanenko

Maurizio Milani
Gentile Natasha, conservo gelosamente a casa la tua figura cartonata.

    Gentile Natasha, come sai sono sempre stato innamorato di te. Conservo gelosamente a casa la tua figura cartonata (dimensioni reali) che davanti a ogni libreria di Milano invitava ad acquistare un libro molto bello. Per farmela regalare dal libraio di Porta Romana dovetti vincere una lotteria. Infatti ben 250 suoi clienti avevano fatto la stessa mia richiesta (la lotteria fu chiaramente truccata). Ti amo tantissimo. Non ho mai provato una cosa così per nessun’altra. Sei bellissima, non ho mai visto una ragazza così bella. Come forse saprai, al bar Gatullo di Milano mi chiamano Palomo. Non so perché. Forse perché da ragazzo sono andato a fare le pulizie a casa di Figo quando giocava all’Inter? Ma non penso. Anche perché non sono mai stato a casa di Figo (viale Tunisia 1, Milano). Può essere che nel vantarmi al bar ho detto: “Ragazzi, oggi vado a fare i mestieri a casa di Figo!”. Invece andavo a Vietri sul mare ospite del comune. Che poi non è vera nemmeno questa notizia. Amore! A Vietri sul mare non ci sono mai stato. Vorrei andarci con te. Natasha, partiamo adesso! Troviamoci in piazza Aulenti davanti al fontanile tra un’ora. Da lì c’è un pullman che parte per gli Abruzzi (al limite ci fermiamo lì).

     

    Amore! Ieri su Alibaba ho comprato un tegame. Non so il motivo. Infatti pranzo e cena li svolgo sempre alla trattoria a 2 km a piedi da dove abito. C’è su una donna molto bella della mia età. Ieri mi ha chiesto in sposo. Come ragazza mi piace, però non ho voglia di lavorare. Non che lei abbia chiesto ciò. Però parliamoci chiaro, se tua moglie ha una trattoria almeno aiutala a scaricare a damigiana di vino… Qui ne arrivano cento esatte al giorno. Nemmeno i dromedari bevono come alcuni suoi clienti. Alcuni sono innamorati di lei. Vengono lì apposta. Natasha, amore, recentemente sono stato inquisito. Per me il fatto non sussiste. Come forse saprai, da quando ho abbandonato il cabaret faccio il custode giudiziario di alcune ditte fallite. Devo liquidare i creditori ecc. Le autorità mi contestano il fatto che avrei favorito alcuni amici. Nego tutto. Ho sempre ribadito in tutte le sedi la mia correttezza.

     

    Natasha, amore, a te posso dirlo: hanno ragione loro. Anzi, quello che mi imputano non è niente. Infatti ho trasferito all’estero tramite prestanome il 95 per cento della liquidità dell’azienda fallita. Dispiace dirlo, ma per amore…

     

    Un bacio,
    tuo Maurizio