A Roma gli artisti devono pagare per esibirsi a Capodanno e verranno multati per schiamazzi
Band pronte a indebitarsi per suonare su uno dei palchi messi giù da Raggi a Roma per il 31
La notizia molto bella e completa arriva dal comune di Roma. Il sindaco ha deciso di mettere giù 280 palchi lungo il Tevere per Capodanno. 280 eventi live che sostituiscono il concertone (di solito a favore di artisti comunisti). Bellissima iniziativa: chi vuole fare il cretino su un palco comunale deve mandare entro adesso una email alla Casaleggio Associati (Milano, via Tamburino Sardo 2). L’artista deve pagare per esibirsi. Il comune conta di ricavare 30 milioni di euro dagli imbecilli che pur di vantarsi con una chitarra in mano sono disposti a pagare e portarsi la claque. Tanti gruppi musicali stanno in questo momento convincendo i nonni a farsi dare i risparmi per girarli al comune e partecipare alla farsa. Il sindaco ha detto: “Mara Maionchi girerà tutta notte per Roma alla ricerca di band e cantanti da lanciare alla ribalta internazionale”. Mara Maionchi a oggi non sa niente. Ma penso che Virginia Raggi oggi le telefona. Nel caso, fa testo questo articolo per cui Mara si ritenga precettata. Purtroppo per il noto fatto che gli uffici comunali non comunicano tra loro, i vigili urbani non sanno niente. Per cui dispiace ma la notte di Capodanno tutte queste band verranno multate per schiamazzi e cretinismo. Giusto anche sequestrare tutte le attrezzature, che andranno all’asta la notte stessa su eBay. Il comune conta di ricavare da tale vendita altri 32 milioni di euro. A questo punto tanti si chiedono: ma la Raggi era d’accordo con i vigili? Il sindaco di Livorno le dà ragione, e anche io. La Lombardi invece dice “no!” e va nel gruppo misto, sia di Camera che Senato.
Tra i gruppi musicali che hanno aderito all’iniziativa ci sono i Duran Duran. Simon Le Bon e soci canteranno a Ponte Mammolo. Per questa occasione unica nella loro carriera (in declino ma nemmeno tanto) hanno versato alla tesoreria comunale 15.000 sterline. Caparezza invece farà lo scemo presso ponte Fabricio. La serata si rivelerà un disastro economico per il cantautore pugliese. Oltre a lavorare gratis gli tocca pagare 15.000 euro di noleggio palco e 71.000 euro di multa conferitagli dalla polizia urbana. Il cantautore il giorno dopo si lamenterà sul Fatto quotidiano, e il giornale gli darà giustamente torto. Moni Ovadia invece ragionerà non bene ma benissimo presso la comunità I 4 Daini alla Garbatella. Noleggio palco 26 euro. Nessuna multa in quanto appena arrivano i vigili Moni Ovadia passerà il microfono a Sabina Guzzanti, che prenderà la multa lei. Parliamo di circa 4.000 euro in contanti. Subito telefona a Di Battista, il telefono risulta occupato, ma non penso (però può essere).
Per quanto riguarda i miei colleghi, Paolo Rossi si esibirà a sue spese sul palco messo giù davanti alla sede del Foglio. A metà spettacolo avvertito da me scapperà (alle Canarie). I vigili troveranno sul palco Corradino Mineo e daranno la multa a lui. Il top della serata Ma il top della serata romana sarà in zona Foro Italico. Gianluigi Paragone si esibirà con la sua band e verrà alle mani con Diego Bianchi di “Gazebo”. Entrambi votano 5 stelle. Però Bianchi dice: “Non è giusto che per questo la band di Paragone non sia stata multata!”. Per me invece è giustissimo: ragazzi, noi 5 stelle cosa siamo andati a comandare per cosa? Gli altri aiutavano i loro amici, noi i nostri. Uno sono io. Grillino della prima ora infiltrato al Foglio per fare la spia a Di Maio. Ma nemmeno. Infatti non gli dico tutto, solo quello che mi fa comodo. Auguri a tutti dall’Uomo bauxite.