Fermi tutti! Abbiamo scoperto la nuova, nuovissima password di Rousseau
Milani ha letto la conversazione tra leader e guru m5s
Ieri ci siamo inseriti (come al solito) nella conversazione via computer che fanno Di Maio, Di Battista, Davide Casaleggio e Grillo. Argomento trattato: “Trovare una password sicura per Rousseau”.
Di Maio: “Ragazzi, direi di mettere come parole chiave: ‘Serate in nero fisso’”.
Di Battista: “Perché così lunga?”.
Di Maio: “Dobbiamo essere trasparenti, per cui parliamoci chiaro, nel nostro mondo il 95 per cento delle serate è il nero”.
Interviene senza essere stato invitato il senatore Toninelli: “Ma quale nostro mondo?”.
Di Maio: “Il cabaret politico, una nuova forma d’arte ma nemmeno tanto”.
Di Battista: “Allora chiamiamo la password Coluche, il comico francese che negli anni Ottanta quasi diventa presidente di Francia”.
Interviene Grillo all’improvviso: “Noo! Colucci no! E’ una parola troppo semplice, la trovano subito; poi dicono che ho copiato da lui nel buttarmi in politica”.
Interviene Casaleggio Davide: “Di Maio e Di Battista, vi sbatto fuori dalla piattaforma se dite ancora pirlate”.
Di Maio: “E’ stato Toninelli a proporre quel nome”.
Toninelli: “Noo! E’ stato Di Battista...”.
Grillo: “Ok, ragazzi non litighiamo se no vi sbatto fuori, voi e i vostri cari dal movimento. Che ne dite di Stabilo Boss?”.
Di Maio: “Bella come password Stabilo Boss”.
Gli altri: “Sì! Sì! Sì!”.
Grillo: “Ma quale Stabilo Boss… è il pennarello che ho davanti a me, vi sembra una password inviolabile?”.
Di Maio: “Per me sì”.
Casaleggio: “Ragazzi, rifacciamo tutto allora. Tu Di Battista cosa proponi?”.
Di Battista: “Propongo la parola ‘vantarsi’, che poi è lo scopo della nostra militanza politica”.
Di Maio: “Io direi che va bene vantarsi ma anche fare innamorare le ex ragazze comuniste che adesso votano noi”.
Toninelli: “Ragazzi, scusate ma non me la sento di stare nel movimento, vado nel gruppo misto”.
Grillo: “Come mai?”.
Toninelli: “Ma mi ha convinto il senatore D’Anna”.
Casaleggio: “Ok, però fai il doppio gioco, ci riferisci tutte le loro mosse per tenere su il governo”.
Toninelli: “No, ho cambiato idea. Rimango fisso dove sono”.
Grillo: “Allora decido io, la password per Rousseau è la seguente: ‘Sarchiapone’”.
Di Maio: “Sarchiapone?”.
Grillo: “Sì, sarchiapone”.
Di Battista: “Scusa Grillo ma non mi sembra una parola bella e completa”.
Toninelli: “Se fate sarchiapone io esco dal movimento”.
Grillo: “Sei espulso da adesso”.
Toninelli: “No, va bene sarchiapone, è bella”.
Interviene a questo punto il camionista di Voghera che con il suo baracchino riusciva a intercettare la posta dei 5 stelle. “Scusate ragazzi, sono un elettore vostro già dall’inizio ma sarchiapone non era di Walter Chiari?”.
Grillo: “Certo, per quello l’ho scelta”.
Camionista: “Scusa Grillo, ma quando smetti di scherzare, o meglio non capisco se sei un comico o un politico”.
Di Battista: “E’ tutto! Ignorante”.
Di Maio: “Non dare dell’ignorante a un nostro elettore”.
Camionista: “Ma non mi offendo amici, anzi la parola che cercate potrebbe essere ‘venite a darmi una mano a scaricare il camion cge poi andiamo a bere e cantare dai 4 Tori, trattoria grillina di Vercelli’”.
Casaleggio: “Basta casino, chiudo la piattaforma Rousseau per un periodo non precisato. Nel frattempo comunichiamo via lettera (sia d’amore che normale). La posta è molto celere. E nessuno si sogna di aprire la corrispondenza”.
Tutti: “Ok, torniamo al classico”.
Di Maio: “Che poi sarebbe la Dc”.
Grillo: “Il miglior partito è quello che volevo rifondare io”.
Interviene Briatore: “Bravo Grillo, missione compiuta”.