Lettera a Fazio da Codogno
Caro Fabio, adesso che hai una linea diretta col Santo Padre…
Ciao Fabio, come esponente dell’Opus Dei sono molto contento che il Santo Padre ti abbia elogiato nell’intervista su Repubblica. Spero a questo punto che anche tu ti iscriva all’Opus Dei. Come tu sai il referente della zona di Milano sono io, quindi devi chiamare me. Noi del Foglio siamo tutti dell’Opus Dei, anche se è una cosa che non andava detta. Ti volevo chiedere se ci potevi aiutare a contrastare la fronda dei vescovi tedeschi, che specialmente in Baviera vogliono stravolgere la dottrina cattolica tradizionale diventando protestanti. Il tuo compito sarebbe quello di non invitare il presidente della Conferenza episcopale tedesca a “Che tempo che fa”. Tu lo volevi invitare per sapere della sua svolta, non lo fare più perché noi siamo contro. Nel caso telefona al segretario di stato vaticano. Sennò vieni scomunicato. Che poi ho fatto finta, non è vero che vieni scomunicato, però davanti al Sant’Uffizio potremmo farti un processo. Il Sant’Uffizio l’ha in mano Claudio Cerasa, mi dispiace dire tutte queste cose che dovevano rimaner segrete.
Poi Fabio, visto che adesso hai una linea di contatto diretta con il Santo Padre, se per favore puoi dirgli di intercedere a Francoforte con Christine Lagarde, che sta per essere scomunicata anche lei. Noi dell’Opus Dei stiamo proponendo di scomunicare diverse persone, tra cui Christine Lagarde, il presidente dell’Uefa Ceferin, il capo della serie A Dal Pino, scomuniche che possono essere revocate, perché poi dopo ci può essere il perdono. Comunque già oggi esce la lista lunga degli scomunicati, tra cui Beppe Severgnini, che siamo stufi di sentire le sue banalità, e va in giro quando dovrebbe stare in casa. L’altro giorno è andato a “Otto e mezzo” per dire che in Italia si mangia bene. Lui in realtà viene sospeso a divinis, se ne fa un’altra delle sue poi viene cacciato. Mentre Fazio, vista la considerazione che il Santo Padre ha di lui, viene eletto alla sala stampa vaticana, come direttore. Però non deve essere più comunista, e anche tutti i suoi amici comunisti o si convertono o vengono sospesi a divinis. Noi poi come Opus Dei siamo contro le prese di posizione di Fazio contro i matrimoni dello stesso genere. Il Santo Padre non è a conoscenza delle sue prese di posizione, che sono in antitesi rispetto a noi cattolici dell’Opus Dei. Se non vuole essere sospeso deve fare pubblicamente ammenda dicendosi contro Greenpeace, e a favore degli ogm, dell’industria degli idrocarburi e dei paradisi fiscali. Lui è contro ma non mi sembra. Fabio Fazio a questo punto si impegna a lasciare tutti i suoi averi al Vaticano, come noi dell’Opus Dei che lasciamo tutto quello che abbiamo poco o tanto che sia per il sostentamento della cittadella vaticana. C’è tanti lavori da fare, lavori di muratura per lo più. Tutto deve andare nelle casse della banca vaticana.
Che poi Fazio non faccia dei voli pindarici. Robe tipo “voglio finanziare il pozzo d’acqua di un amico in Zambia”, no. Deve arrivare tutto a Roma. 10-15 milioni di euro del suo stipendio, poi ci pensiamo noi a smistare nelle missioni in giro per il mondo. Nella nostra congregazione ci sono diversi gradi. Mi sono sbagliato, come nell’esercito sono un sergente ma non il capo. Poi ci sono vari colonnelli. Fazio se fa quel servizio con Christine Lagarde e si impegna a comprare il debito pubblico tramite Bce, noi per gratitudine gli diamo la più alta onorificenza vaticana che c’è: il collare di Malta. Da centotrent’anni non viene data più a nessuno, l’han data solo una volta a Mourinho, essendo cattolico gliel’han data dopo che aveva vinto la Champions League. Anche lui è dell’Opus Dei, come Sarri della Juve. I giocatori no perché son troppo giovani, ma già quando cominciano a diventare quarantenni li arruoliamo. Jovanotti è capo della Toscana dell’Opus Dei. Lo è sempre stato, anzi m’ha tirato dentro lui.
Dispiace dire poi che Fabio Fazio fa un po’ poco di ascolti. Vedremo di truccare i dati Auditel, abbiamo anche lì degli iscritti all’Opus Dei che gli tiriamo su gli ascolti di 10 punti come niente. Si vedrà lievitare già dalla prossima puntata, dal 5 per cento di share al 36. Questo va a discapito di altri, che la somma deve essere 100 non 300 sennò poi si scopre. Leviamo lo share all’“Arena” di Giletti, che passerà domenica dal 15 allo 0,3 per cento. Dispiace perché Giletti è dell’Opus Dei, ma è d’accordo anche lui, è dentro alla trattativa. Fa finta di esser parte lesa ma è una scusa.