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innamorato fisso
Addio al cabaret, mi do ai traslochi (con acquisizioni illecite)
A svuotare una casa ogni due tre giorni guadagno più che a fare il cretino sul palco dei comunisti. In più se ti capita un Tintoretto…
Dopo il fallimento dell'attività di cabarettista, ieri ho dormito su un pagliericcio. Tale crac professionale ha comportato un'inevitabile tracollo economico. In pratica non ho più soldi. Saluto gli amici del Foglio e questa rubrica. A 65 anni e senza pensione (i locali di cabaret comunisti non versano contributi di previdenza sociale ai “cammelli”) oggi inizio un'altra attività. Svuoto cantine e case di anziani venuti (tristemente) a mancare. I figli ti danno le chiavi e chiedono: “Gentilmente, fai piazza pulita di tutto, quadri mobili, entro sera. Ho un cliente per vendere la casa. Ma la vuole vedere vuota. Tieni quello che ti serve, anche stampe di Boccioni. In più eccoti 500 euro per il lavoro”. A svuotare una casa ogni due tre giorni guadagno più che a fare il cretino sul palco dei comunisti. In più se ti capita un Tintoretto…