Tutte le bottiglie del presidente

Con il prof. Giuliano Amato ho discusso la mia tesi di laurea all’ateneo di Reggio Emilia. Grande insegnante, per me il migliore nel mio percorso universitario. L’argomento discusso era: “La prima costituzione africana. Perché è una delle migliori al mondo”. Anni dopo mi sono trovato con il mitico prof alla finale del doppio misto al torneo di tennis della Canottieri Baldesio sul lungo Po di Cremona. Ero in coppia con Carmen Russo, il prof. Amato con Edvige Fenech. Punteggio 6-1 6-7 6-0. Per loro contestazione finale per una palla per noi sulla linea, per loro no. Avevano ragione loro. Dispiace.

Comunque, Giuliano Amato è eletto a sorpresa (giustamente) il nuovo presidente della Repubblica. Vediamo i suoi social di oggi.

Instagram: in bicicletta sul Lungotevere. Viene fermato da tanti cittadini. La domanda (un po’ irriverente) è sempre quella: “Onorevole, avrei un figlio laureato in statistica…”.

Foto n. 71 TikTok: Giuliano Amato con Bertarelli, patron dell’America’s Cup. Amato parla francamente: “Ernesto, vorrei avere qui a Roma una tappa dell’America’s Cup”.

Bertarelli: “Si può fare”.

Amato: “Scusa, intendevo se mi mandi da esporre alcune barche che hanno disputato il torneo”.

Bertarelli: “Certo! Certo! Era chiaro! Ti mando: Azzurra, Mascalzone latino, Luna rossa, il brigante Gasparone e l’Antonio Pigafetta”.

Amato: “Potresti mandarmi giù anche New Zealand del 2006?”.

Bertarelli: “Non c’è problema! Comunque se tu mi prepari un bacino artificiale di due chilometri quadrati in zona Eur, ti organizzo anche una gara”.

Amato: “Che bello! Sento il presidente della provincia”.

Altra foto, Instagram n. 96: Amato sulla pietra di Bismantova insieme al ministro del turismo del Messico. Belle immagini e su YouTube c’è il filmato. Ministro mexicano: “Giuliano! Toglimi una curiosità, è vero che su questo spazio ci sono le gare di lotta uomo contro orso?”.
Amato: “Sì! Qualcosa in giro per l’Appennino c’è ancora, ma sono meno tollerate. Un tempo quando esistevano le comunità montane ognuno organizzava una di queste bellissime gare”.
Ministro: “Giuliano, gentilmente, puoi mettermi in contatto con un organizzatore locale? Vorrei esportare questa tradizione a Sonora”.
Amato: “Eccoti il numero di telefono, è anche titolare di un circo con bestiame”.

Foto n. 156 Facebook: Amato a Desenzano (la perla del lago di Garda). Pranzo all’Esplanada con Angela Merkel appena nominata presidente della Uefa. Lungo colloquio (anche per far andare il Toro in Europa League… e possibilmente farla vincere. Senza mancare di rispetto agli altri club calcistici che vi partecipano). Alla sera cena in un circolo Arci. Amato è in compagnia di Cuperlo, Gianni Cuperlo. L’evento viene ricordato per il record di bottiglie di vino mandate indietro. Motivo? Sapevano di tappo. Ben 19. Alla fine Cuperlo convince Amato ad accettare la bottiglia. Amato annusa e dice su Twitter: “Non sono ancora convinto, ma per non litigare con l’amico Gianni accetto”. 
Stanno uscendo che incontrano il padrone di Amazon. Foto su TikTok. Strette di mano calorose, poi ognuno va dove aveva deciso prima. 

Foto Flickr n. 2 (è il social più usato sia da Cuperlo che da Amato): viene annunciato che Amato è nominato presidente dell’Inps. Prima dichiarazione alla stampa: “Inizio oggi un giro delle centotrenta sedi provinciali dell’istituto previdenziale. Conto di chiuderne cento”.
Giornalista: “E le ricadute occupazionali?”.
Amato: “Sono già d’accordo con la Samsung, gli esuberi verranno gentilmente assunti dal colosso asiatico. Anzi, colgo l’occasione per comunicare che da oggi il modello J20 smartphone Space viene venduto anche in Italia. Per cui è inutile andare a Mentone per acquistarlo”.
Il sindaco di Mentone si offende. Il 70 per cento del pil della città era di italiani che andavano ad acquistare il prodotto lì. Poi spendevano anche per altro. Il Parlamento a sorpresa vota il decreto Amato. Da oggi chi entra a Ventimiglia con uno smartphone Samsung J20, gli viene confiscato. Chiaramente se è cittadino italiano.
Sempre prima di salire al Colle, l’on. Amato firma la legge sulla riforma fiscale, subito votata dal Parlamento. Eccola in esclusiva su TikTok prima che sulla Gazzetta ufficiale. Impianto uguale a quella precedente: aliquota progressiva per scaglioni, fino a 50 mila euro di reddito aliquota zero. Da 51 mila a 250 mila, aliquota all’un per cento. Sopra tale cifra, aliquota allo 0,5 per cento. Anzi, al limite direi zero. Postilla su Twitter dell’inventore di questa riforma: “Amici! Solo se aggiriamo il dumping salariale cinese possiamo rilanciare il paese. Altrimenti è ‘boccia persa’”.
Alla sede di Twitter nella Silicon Valley si chiedono: “Cosa vuol dire boccia persa?”.
Telefonano a Francesco Guccini sul fisso: “Maestro Guccini? – Sì! – Qui è l’ad di Twitter…”.

Foto n. 137 Telegram: Amato è eletto membro della Corte di giustizia europea, votato da tutti tranne dagli esponenti di Cipro e della Polonia.

Foto n. 252 Facebook: Amato all’isola di Ponza per incontrare un alto diplomatico delle Antille che chiede asilo politico all’Italia. Amato telefona a Di Maio, il nostro ministro firma per la protezione umanitaria del soggetto. Le Antille chiedono l’estradizione. Il Camerun si rende disponibile per dare asilo politico al soggetto. Amato telefona a Di Maio, il ministro si offende ma accetta di cedere. Il diplomatico si imbarca per il Camerun con un volo dell’aeronautica italiana. Ad attenderlo sulla pista, una Fiat Regata del 1980, omaggio all’Italia per il romantico gesto. Il diplomatico delle Antille chiede: “Scusi? A quanti km si deve cambiare la cinghia di distribuzione?”.
Autista del Camerun: “70 mila, altrimenti se si rompe piega le valvole e si devono rifare pistoni e cilindri”.
Diplomatico: “E’ già successo?”.
Autista: “Sì! Già due volte”.
Facebook n. 104: l’on. Amato è a Empoli. Viene avvicinato da un barbone: “Onorevole, oggi farò tutto quello che farà lei”.
Amato si preoccupa: “In che senso?”.
Barbone: “Dove va lei, io la seguo, ecc.”.
Amato: “Ma io oggi non faccio niente”.
Barbone: “Meglio, giochiamo sulla panchina a carte tutto il giorno”.
Amato per non offendere accetta. Questa disponibilità viene filmata e Amato acquista simpatia presso l’opinione pubblica, cosa che sarà utile per la grande elezione. 

Il neo eletto presidente della Repubblica prima di cena declama una poesia di Eugenio Montale. La cosa viene data sull’emittente via cavo del Quirinale (che ha 130 mila abbonati). Questa televisione è stata voluta dallo stesso Amato. Anzi, c’era già prima. Infatti ha iniziato a trasmettere nel 1995. prima della fine della giornata, Amato declama un’altra poesia di Whitman. All’Ansa dichiara: “Ogni giorno del mio settennato leggerò due poesie di altrettanti poeti (tranne Giovanni Pascoli). In pratica sono 730 all’anno, fate i conti quanti poeti vi farò scoprire. Alcuni bravissimi ma sconosciuti. Anch’io ogni tanto mi dileggerò con un componimento, per esempio questo: ‘Che bello il Quirinale! / Andrebbe alzato un po’ il riscaldamento. / Capisco la volumetria del palazzo / ma in certe sale la temperatura / invernale è di 5 gradi. / Meglio la casa popolare, almeno hanno 20 gradi / pagati dal comune’”.

Amato anche al Quirinale non tralascia il suo grande amore: il pianoforte. Sempre per la tv via cavo del Quirinale, ieri sera concerto funky. Amato al piano e Bobo Maroni alla batteria. Alcuni sostengono che sarà Bobo Maroni il prossimo a cui Amato darà l’incarico di formare il nuovo governo appena dopo le elezioni politiche. Altri si spingono a dire che Amato gradirebbe per continuità al suo mandato avere Bobo Maroni dopo di lui al Quirinale. Ma ci penseremo a tempo debito. Adesso suoniamo, cantiamo e balliamo, con le luci del Quirinale accese tutta la notte e schiamazzi notturni che obbligano i vicini del palazzo presidenziale a rivolgersi al giudice di pace: “Da quando c’è Amato, tutte le sere ci sono delle specie di rave party con musica che va tutta la notte e che si sente anche alla sede Enasarco ubicata all’Eur”.

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• Maurizio Milani

• Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.