innamorato fisso
L'antenato del cabaret milanese è il brigante Gasparone
Aveva il vizio di girare nelle osterie di Trastevere e in cambio di qualche bicchiere, raccontava le sue malefatte. La gente andava volentieri a vederlo e a cercarlo. Per punirlo il Regio Prefetto lo mandò al confino ad Abbiategrasso. Più o meno
Storia del cabaret milanese (150 anni di spaventi). Non c’è dubbio! La prima contaminazione a Milano arrivò da Roma. Merito del Brigante Gasparone. Mandato dal neonato stato unitario, in domicilio coatto ad Abbiategrasso (MI). Il più noto brigante della storia compì le sue azioni sotto lo Stato Pontificio. Dopo che Vittorio Emanuele prese Roma ci fu un’amnistia. Il bel Gasparone (aveva successo con donne di ogni censo) beneficiò di tale clemenza sabauda. Prese il vizio di girare nelle osterie di Trastevere e in cambio di qualche bicchiere, raccontava le sue malefatte. Tipo quando assaltò la diligenza postale Vienna-Ancona (guidata da due fidanzati umbri) con un carico mai visto. Il 95 per cento erano balle. La gente però andava volentieri a vederlo e a cercarlo.
Stendhal si stupì in visita a Roma (era già famoso), scrive all’amata: “Qui cercano tutti il Brigante Gasparone”, sottotesto (non scritto ma pensato) “Solo pochi cercano me”. Ben presto le balle diventarono sempre più grosse. Si formavano centinaia di persone dove Gasparone si vantava. La popolarità era come oggi quella dei Maneskin. Le autorità per un po’ lasciarono correre; poi visti anche i contenuti dei racconti (in pratica, Gasparone si compiaceva di aver compiuto reati) il Regio Prefetto decise di mandarlo, diciamo in esilio. Appunto nella bella cittadina di Abbiategrasso che amo molto; in quanto da disoccupato trentenne mi fu data la possibilità di lavorare proprio tramite una cooperativa (bianca) di lì.
Gasparone si trasferì in quel di Lombardia. Cosa faceva? Vi lascio immaginare. Si vantava nelle osterie di Abbiategrasso, Binasco Gaggiano, Trezzano sul Naviglio. Ecco! Il primo cabarettista milanese, che però veniva dalla Capitale, è lui. Come il mitico Gianfranco Funari. Senz’altro uno dei primi dieci in assoluto di questo genere di spettacolo, che adesso mutuato dagli States viene chiamato: “Stand up comedians” (continua nelle prossime puntate).