la satira del foglio
Zanetti vende l'Inter a Pioli per un euro. Pazza intercettazione di Milani
Dopo aver fatto visita agli infartati del cardiologico Monzino (sia causa Milan che Inter), il ct rossonero ha incontrato il dirigente. La squadra viene ceduta e Suning affronta le sommosse operaie causate dalla delusione. La cronaca dell'Innamorato fisso
Durante i festeggiamenti a fine partita sul pullman, mister Pioli riceve una telefonata delle più potenti della storia. E’ il console di Gibuti a Milano: “Mister, a Gibuti è scoppiato il caos, sono tutti milanisti, sono impazziti di gioia. Può fare un collegamento con il Tg1 di Gibuti?”.
Pioli: “Certo!”.
In diretta: “Amici! E’ lo scudetto più importante della storia del Milan e del calcio italiano. Apprendo adesso che il club dell’FC Internazionale dalla delusione viene sciolto. Non si iscriverà al prossimo campionato. Milano Rimane con un solo club. Ci mancherà il derby. Tanti Inter club in giro per il mondo come ai tempi di Firenze (Guelfi bianchi e neri) stanno diventando tifosi del Milan. Dispiace che un così nobile club sparica dal panorama calcistico mondiale, ma li capisco. Buttare in fogna uno scudetto già vinto ti fa passare la voglia di giocare”.
Pioli prosegue il suo intervento sulla televisione di Gibuti: “Prevedo che dei 75 milioni di tifosi che aveva l’Inter, la metà sarà nostra, l’altra tiferà Torino, giustamente”.
Il conduttore del telegiornale più seguito in Africa chiede: “Mister, un domani verrebbe ad allenare un club a sud del Sahara?”.
Pioli: “Certo! Apprezzo molto il Real Mogadiscio”, ma sembra più una frase di cortesia che una reale intenzione.
Arrivati a Milano, Pioli viene fatto scendere al cardiologico Monzino. Qui da galantuomo gira a salutare tutti i degenti ricoverati in questi giorni per infarto causa Milan. Si ferma a salutare anche i degenti causa Inter e partecipa all’impianto di vari pacemaker, su permesso dei parenti.
Sul tardi si vede con Diego Abantuono alle terme di Porta Romana. Festa privatissima con tutti i tifosi vip del Milan (vedi elenco completo sul sito del Foglio). Tutti gli baciano la mano. Qualcuno invoca un ribaltone a Palazzo Marino per sbatter giù Sala al grido: “La città deve avere un sindaco che rappresenti la volontà popolare, adesso che l’Inter è fallito”. Anche il suo sindaco è da ritenersi decaduto. Tutti chiedono a Pioli di indicare un nome. Pioli accetta: Teo Teocoli. Ovazione. il Consiglio comunale in seduta notturna si riunisce. La decisione a breve. Anche in regione andrebbe ribaltato tutto, essendo che l’assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato è nerazzurro.
In piena notte Stefano Pioli con volo privato parte per Dubai. All’arrivo gli viene consegnata un’anfora romana. Lui la prende, ringrazia e torna a Milano nella notte stessa. L’aeroporto di Linate intanto viene chiuso per tumulti. Alcuni tifosi dell’Inter non accettano lo scioglimento della società (fallita) e se la prendono con Zanetti. I due si incontrano in viale Forlanini.
Zanetti: “Complimenti mister! E pensare che ti avevamo noi come allenatore”.
Pioli: “Adesso Javier puoi dirmelo, chi mi ha mandato via dall’Inter?”.
Zanetti: “E’ stato Icardi con sua moglie Wanda”.
Pioli: “Non penso!”.
Zanetti: “Sì, infatti non sono stati loro! L’ho detto tanto per dire”.
Pioli: “Allora l’Inter è stata sciolta?”.
Zanetti: “Sì! Non esiste più dopo il più grande tonfo della storia del calcio moderno”.
Pioli: “Va bene! Ma mi sembra una decisione esagerata… Riflettete, magari la notte porta consiglio”.
Zanetti: “No! Ormai Suning ha deciso, la delusione in Cina è stata troppo grande. Per protesta gli operai degli stabilimenti Suning hanno bloccato la catena di montaggio, chiedevano di liquidare, anzi dismettere l’Inter”.
Pioli: “E adesso?”.
Zanetti: “Partiremo dalla Terza categoria o forse nemmeno. Faremo il torneo Csi”.
Pioli: “Quello degli oratori?”.
Zanetti: “Sì! Ma oratori di tutto il mondo, per cui può capitare di andare in trasferta in un oratorio dell’Amazzonia”.
Pioli: “Ma è vero che la società Inter è stata messa all’asta dopo il crac a un euro?”.
Zanetti: “Sì è vero!”.
Pioli: “La compro io!”.
Zanetti: “Qui la mano, affare fatto!”.
E Pioli è il nuovo proprietario di FC Inter.
Sempre nella notte magica di domenica Pioli posa per un paio d’ore, il mitico museo delle cere della stazione centrale di Milano, chiuso dal ’95, riapre oggi. La statua sarà prestata per anni 9 alla Fondazione Banco di Sardegna. Una sentenza oggi stabilisce: la cera deve andare a Parma, città del mister campione d’Italia.