innamorato fisso
È contro la privacy, ma ecco la lista dei comici che mangiano a spese del comune
Fantoni, Cornacchione, Cochi Ponzoni... L’elenco (poco serio) dei cabarettisti a cui viene recapitato un pasto caldo a spese della città di residenza (del disgraziato). Ovviamente il primo sono io
Per la privacy non si potrebbe, ma ecco l’elenco dei comici a cui viene recapitato un pasto caldo a spese del comune di residenza (del disgraziato). Barcellesi Carlo: pasto gentilmente offerto dal comune di Codogno (Lodi), consegnato da volontario e prelevato alla mensa scolastica. In pratica quello che mangiano i ragazzi al refettorio lo degusto, gentilmente, anche io.
Gianni (detto Giovanni) Fantoni: pasto recapitato tutti i giorni (escluso i festivi) da un percettore di reddito di cittadinanza. Comune erogante: Ferrara. Qualità ottima. Fantoni riceve anche un altro pasto dalla regione, ma ad orario differente dal primo. Si guarda bene dal dire che ne riceve due, uno gli verrebbe giustamente tolto.
Cornacchione Antonio: pasto recapitato dal comune di Milano (un giorno sì, uno no) di ottima qualità. Recapitato nella sua casa di via Giovanni da Cermenate 26 da un bidello della scuola elementare davanti. Anche qui, un mestolo di minestrone prelevato da quello che viene distribuito agli scolari. Più che eccellente la qualità.
Cochi Ponzoni: a cui viene portato un pasto caldo tutti i giorni (è allergico al glutine) gentilmente offerto dal comune di Varese. Consegnato da un volontario arabo in vaschette mono uso di plastica che Cochi (non si capisce il motivo) conserva. Forse gli dispiace per la plastica negli oceani? Ma per favore!! Anche per lui il cibo è quello che hanno alla mensa dell’istituto statale per geometri, dovrebbe preparare 530 pasti per altrettanti alunni. Ne cucinano 5.200 invece, la differenza va a tutti i senzatetto della città lacustre. Il cuoco è andato oggi dai sindacati a lamentarsi.
Nicola Vicidomini: pasto caldo giornaliero offerto dal comune di Roma con delibera ad personam del sindaco Gualtieri. Alimenti prelevati e consegnati al comico n. 1 d’Italia dalla mensa dei dipendenti Atac. Qualità discreta. Consegna un assistente sociale di 75 anni in pensione ma che ha aperto la partita Iva.
L’assistente sociale che porta il pasto caldo a Nicola Vicidomini è gentile e disponibile, si ferma a fare quattro parole con lui. A differenza degli altri fattorini che lasciano il cibo davanti alla porta, sia di Fantoni che di Cornacchione, che a me (con rispetto parlando). La donna anziana sprona il bravo comico romano a insistere nella carriera: a) è ancora giovane, b) anche se non è comunista qualche spazio per chi ha talento c’è (poca roba per la verità).
Pezzo finito. L’elenco completo dei comici assistiti dal comune (in quanto nello show business non li vogliono) è sul sito del Foglio. Sono 2.500. Poveretti, cosa aspettate a iscrivervi a Potere al Popolo?
Ps. Per quanto riguarda la questione dei pasti caldi distribuiti ai comici, mi piace ricordare che a cena vado dai frati al convento di via Giovine Italia a Milano. I miei colleghi non ne ho idea. Per me saltano. Mangiato io mangiato tutti, degli altri non mi interessa.