Innamorato Fisso
Scherzo telefonico all'obitorio
Da una chiamata sbagliata parte un'improvvisata da parte dell'adetto alle salme. I risvolti sono divertenti, ma anche un po' drammatici
“Stanga Luigi?”. Suona il telefono dell’obitorio, rispondo: “Si sono io, mi dica”. “Volevo chiederle per quell’immobile di sua proprietà…”. Va avanti a parlare per venti minuti. “Ogni tanto dico ‘sì’”. Verso la fine della telefonata faccio: “Ho detto che sono Stanga Luigi, ma non è vero!”. “E chi è lei?”. Lei non si preoccupi, ma non sono Luigi Stanga”. Lui: “Ma si vergogni, doveva dirlo subito”. Io: “E’ lei che ha telefonato all’obitorio”. Lui: “Perché, è presso l’obitorio?”. Io: “Sì! Qui ufficio hobby e work”. Lui: “Non capisco!”. Io: “Scusi, un momento di sconforto, per un attimo ho voluto essere un’altra persona”. Lui: “Certo! Può capitare, non c’è problema”.