Innamorato Fisso
Le difficoltà nell'essere un mingitore seriale
Devo sempre stare all'erta e portarmi tinozze in cui fare i bisogni. Ho pensato di spararmi, soprattutto se mi innamoro e lei mi lascia perché non la posso portare al lago
Uno dei più grandi mingitori seriali sono io. E’ un continuo andare in bagno. Sarà psicologico, sarò orinopatico. La sostanza non cambia. Non posso andare al ristorante (dovrei alzarmi ogni dieci minuti del tavolo…). Non parliamo di gite in pullman, dovrei munirmi di bottiglie di plastica tagliata, ma non basta. Almeno cinque. Arrivati nella mitica città dovrei svuotare tali vergognosi contenitori nell’aiuola davanti alla stazione. Una volta si poteva, oggi no. E’ pieno di telecamere. Nel mio caso devi tenere un pitale dietro al palco, su una stand-up comedy di un’ora… l’unica soluzione. Di necessità virtù. Ho ritirato un gabinetto pubblico, faccio il latrinaio. Vado quando voglio a pisciare. Anche scusarmi sempre nei contesti sociali… è brutto. Le persone capiscono il disagio e sono comprensive. Ma comunque è un problema sociale. Se mangio la cipolla per assurdo mi sfama e smetto. Tutto il contrario… essendo di solito diuretica. Per questo motivo: non vado in vacanza, non mi sono sposato, non ho terminato gli studi, in banca devo chiedere al mio amico impiegato di accedere a dove mingono loro. Adesso mi è stato impedito. “Una volta va bene, ma sempre no!”. Hanno ragione! Per adesso non mi sparo. Ma se dovessi innamorarmi e mi lascia, perché non la porto al lago ecc. Allora non resta che quello. Dispiace dirlo, ma neanche. Poi vediamo! Anzi no.