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innamorato fisso

La casa disordinata che profumava di gelsomino

Maurizio Milani

Apparteneva a un ex cabarettista dello Zelig, che ha avuto un momento di sconforto lunghissimo, sin dal 1984

Diceva il mio amico letturista contatore gas: “Ieri sono entrato in una casa, c'era di tutto... mai visto così tanti oggetti. Un disordine da non dire”. Mancava appena un uomo anziano che fumava la pipa in poltrona, sosia del commissario Maigret. O lui stesso... a questo punto”. Io: “C'era odore?”. Lui: “No! Quello no! Anzi profumo di gelsomino appena raccolto”. Io. “Che bello”. Lui: “Se chiamano l'ufficio igiene sigilliamo sia la casa che tutto il quartiere”. Io. “Ma impestato tutto il quartiere”. Lui: “Ma certo! Il profumo del gelsomino si forma in modo uguale dalla decomposizione dei wurstel e altri alimenti. Lasciati marcire per anni sulla credenza”. Io: “Che mito! Chi è il padrone?”. Lui: “Un cabarettista dello Zelig!”. Io: “Che vergogna!”. Lui: “Ma no! Può capitare un momento di sconforto”. Io: “Ma da quello che mi descrivi quel momento di sconforto dura dal 1985-86...”. Lui: “Sì! Il profumo di gelsomino che non proviene dalla natura, si forma non prima di lustri”. Interviene una ragazza seduta al tavolo del bar sola: “Amore! Dove sei?”. Mio amico: “Via dei monsoni 4. Milano. In cortile c'è solo lui. Se non lo trovi è nel negozio di suo fratello, il ladro”. 

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  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.