innamorato fisso
Abbiamo demolito una roulotte davanti all'obitorio e gli inquilini si sono offesi
Spari dalla finestra, bugie raccontate senza pudore ai senzatetto, case mobili sprofondate nel laghetto. Una giornata di ordinaria amministrazione per l'obitorista fisso
Una mattina con il mio garzone troviamo una roulotte davanti all’hobitory. Siamo andati a bussare. Non rispondeva nessuno. Ho telefonato al demolitore, dopo cinque minuti era lì. La roulotte è stata giustamente demolita. Alle 11.30 si presenta una coppia di senzatetto: “Sapete che fine ha fatto la roulotte che c’era qui davanti?”. Io: “No! Non so niente!”. Senzatetto: “Ci avevano assegnato questa roulotte le società caritatevoli, adesso ci tocca andare a dormire come prima”. Io: “Dove? Se posso permettermi”. Loro: “Sotto i ponti!”.
Un ruffiano alla finestra urla: “Sono stati quelli dell’obitorio a demolirla!”. Il mio garzone esce con un fucile e gli spara. Lui scappa prima in casa, poi fa su baracca e burattini e fugge da Milano. Ma per niente. Dopo un momento di sconforto del mio garzone, che gli ha sempre tirato una fucilata, non avevano più rancore. Anzi volevano averlo come amico. I due senzatetto però nel sentire il delatore: “Siete stati voi a far sparire la roulotte!”. Io: “Le ripeto, no! Non insista”. Loro: “Ma dove è finita?”. Io: “Può essere scivolata nel laghetto? Avevate messo dei cunei sotto le ruote?”. Loro: “No! Non pensavamo, non siamo in Riviera. Comunque si vedrebbe se è nel laghetto”.
Io: “Ma scherza, il più profondo mai visto. Siccome mi dispiace farvi dormire per strada, telefono al custode del campeggio qui di Milano”. Loro: “E’ suo zio?”. Io: “Sì! Come fa a saperlo?”. Loro: “Ho tirato a indovinare”. Io: “Andate là a mio nome e fatevi assegnare un bungalow di 250 metri quadri, con vasca idromassaggio”. Loro: “Grazie mille”. Io: “Dovere”. Al pomeriggio mi telefona il custode del campeggio di Milano: “Ciao orecchia. Ci sono qui due senzatetto che dicono li hai mandati qui tu per avere un bungalow”. Io: “Ma sono due barboni, mandali via!”. Lui: “Sei sicuro?”. Io: “No! Ma nel dubbio sbattili fuori”.