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innamorato fisso

L'uomo che sparava agli estranei di cui si innamorava

Maurizio Milani

Una giornata a raccogliere le castagne, un diverbio con un passante, un colpo di fucile. Ordinaria amministrazione per uno scellerato che non accettava la sua identità di genere

Un giorno stavo raccogliendo le castagne nelle montagne dietro l’obitorio, uno fa: “ Delinquente!” Io: “ Prego?”. Lui:  “Delinquente!”. Dalla vetta del monte si sente un colpo di fucile. Il soggetto viene atterrato. Lo soccorro (anche se mi aveva offeso). Viene bendato da una donna anziana accorsa sul luogo. Decidiamo di lasciarlo lì. Si è pensato: “Qualcuno lo cercherà!”. Ho preso il mio cesto di castagne e sono sceso a valle.

Chi aveva sparato? Penso uno scellerato che vive sui monti. Non vuole essere disturbato. E’ un caso che ha mirato all’altro, forse perché più bello. Infatti alcuni sospettano che non accettando la sua identità di genere, si sia rifugiato sui monti. Quando si innamora di estranei gli spara. Ma per me sono tutte balle. Domani facciamo una spedizione per catturarlo. Speriamo di non fare la fine di quelli che volevano prendere Rambo (Number 1). I sequel non sono belli come il primo.

  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.