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Storia di come sono diventato latrinaio

Maurizio Milani

Avevo detto agli amici: “Se Paola mi risponde al saluto, apro un cesso a pagamento”. Paola passando davanti al bar rispose al mio cordialissimo ciao. L’impegno andava onorato

Storia di un vecchio latrinaio…  che ha iniziato da giovane…  con il vizio. Inizio. Sono diventato latrinaio per una scommessa. Avevo detto agli amici: “Se Paola mi risponde al saluto, apro un cesso a pagamento”. Paola passando davanti al bar rispose al mio cordialissimo ciao. L’impegno andava onorato. Dopo diversi sopralluoghi, individuai un anfratto sotto un ponte ferroviario. Impiantai due turche e dieci orinatoi. Misi un portone per chiudere tale vergognosa attività. Subito mi resi conto della mia inesperienza. Le turche come le metti vanno bene. Gli orinatoi invece li avevo saldati tutti alla stessa altezza. Errore. Vanno ad altezze variabili, hanno diritto sia i nani che i giganti di orinare.

Oggi dopo quarant’anni di latrine sono contento. Vorrei cedere l’attività al comune. E darmi alla macchia. Inutile dire che essendo sempre impegnato al gabinetto, non ho fatto altro… se non vedere la televisione. Negli ultimi anni dormivo nel cesso o no? Sì, ma con una branda sopra il buco della turca. Oggi non si lavora più come una volta. La gente ha vergogna a venire in locali malsani. In estate la presenza di zanzare era costante. Diversi clienti sono stati punti.

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  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.