Un summit di mafia molto bello e completo

Ieri nella trattoria di mio zio si è svolto un summit di mafia molto completo e bello. Hanno gentilmente partecipato i cinque capi mandamento di Milano. Il capoluogo è diviso in cinque aree di pertinenza delle seguenti famiglie: Anastini, Fupinelli, Bruso, Molteno, Raston. I capi mandamento delle altre dieci provincie lombarde più le famiglie che controllano Gallarate e Sesto Calende. Io servivo ai tavoli! Ho ascoltato tutto, loro sapendo che sono un informatore dei carabinieri hanno fatto apposta a parlare. In pratica hanno deciso tutto il contrario di quello che avevano già messo nero su bianco in un altro summit di mafia presso una trattoria di fiducia.

Qui hanno parlato di: fare beneficenza – pagare, anzi mettersi in regola con le tasse – dare le mance ai camerieri – fidanzarsi con ragazze della borghesia di Como – acquistare la villa di Clooney e darla in omaggio al comune di Laglio. Tutte iniziative filantropiche nobili. Esempio ulteriore: dare quindici milioni di euro per restaurare la casa di Cesare Beccaria. Purtroppo erano tutti discorsi per distrarre gli inquirenti. Ripeto: lo sanno che sono uno che è meglio non fidarsi. Anche se come ragazzo ho fatto credere agli inquirenti che collaboro. Ma non è vero. Dispiace dirlo.

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• Maurizio Milani

• Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.