innamorato fisso

Trovare un cadavere nei gabinetti della Stazione Centrale, un'esperienza da fare

Maurizio Milani

Per 150 euro il latrinaio si accorda con l’obitorista (che di solito è suo fratello). Viene portata una salma non reclamata. Il cliente arriva, apre la porta e “oplà” il gioco è fatto

Trovare un cadavere nei gabinetti della stazione di Milano Centrale è un’esperienza che va fatta nel modo più assoluto. Per 150 euro il latrinaio si accorda con l’obitorista (che di solito è suo fratello). Viene portata una salma non reclamata e allungata dentro una cella defecante. Il cliente arriva, apre la porta e “oplà” il gioco è fatto e lo spavento è completo. Anche dare una coltellata al latrinaio è un’esperienza da fare. Lui ne riceve 10-15 al giorno, a offerta libera. E dietro indossa un corpetto di fibra ultra resistente e leggero, che non gli produce danno. Se però gli dai uno schiaffo si offende. Una coltellata no.

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  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.