innamorato fisso
Come ispettore Bce, alla Banca della mafia ho dato il voto massimo
Sono stato accolto con un mazzo di fiori dal direttore e dalla più bella impiegata. Mi è stata mostrata senza dover chiedere tutta la documentazione: ho riscontrato tutto perfettamente in ordine oltre le norme di legge
Come ispettore Bce sono molto contento di esserlo. E voglio esserlo ancora di più. Ieri mi sono recato nella Banca della mafia. Non è una diceria di paese, l’insegna fuori è “Banca della mafia”. Filiale di Trieste, via Renato Carosone 1, sede centrale Bonn (Alemannia). Inutile dire che il grande cantautore non c’entra, il nome della via c’è dal 1959, la banca esiste dal 1998. Nello statuto che puoi vedere online la banca accetta tutto. Proventi da attività sospette, riciclaggio che c’è il dubbio ma deve essere provato… intanto che le autorità di polizia accettano… ci facciamo carico noi di custodire il malloppo. Banca altamente competitiva, un prestito di centomila euro lo puoi restituire dopo 25 anni senza interessi. Come ispettore Bce sono stato accolto con un mazzo di fiori dal direttore e dalla più bella impiegata. Mi è stata mostrata senza dover chiedere tutta la documentazione per svolgere tale nobile servizio. Ho riscontrato tutto perfettamente in ordine oltre le norme di legge. Nel senso che mi sono stati fatti visionare registri che la banca non è obbligata. Ho ritenuto questo gesto di estremo rispetto verso l’istituzione che rappresento (Bce). E di galateo istituzionale più unico che raro. Mai vista una banca così precisa e attenta e scrupolosa. Inutile dire che la mia votazione è stata AAAAA+++++, il voto massimo. Rarissimo che venga dato, si ritiene ottimo già un AA++. Ma meritava.