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innamorato fisso

Elisabetta, era vero amore? Non lo sapremo mai

Maurizio Milani

Il 25 aprile 1994 tu arrivavi in treno a Milano. Non avevamo telefonini. Ci siamo trovati davanti alla fontana della Stazione Centrale. Eri troppo bella, infatti appena ti ho vista ho avuto il malore più completo fino a oggi

Elisabetta, amore! Abiti ancora a Forlì. Sono passati trent’anni oggi. Mai più rivisti. Era vero amore? Non si saprà mai. Perché non ci vediamo davanti al Vigorelli a Milano? Come per il 25 aprile 1994. Tu arrivavi in treno a Milano. Non avevamo telefonini. Ci siamo trovati davanti alla fontana della Stazione Centrale. Eri troppo bella, infatti appena ti ho vista ho avuto il malore più completo fino a oggi. Io non mi sono sposato, aspetto te. Sono andato frate dal ’94 (appena lasciato tramite telefono fisso), era un convento in Sassonia. Facevo fatica ad alzarmi alle 2.30 per iniziare le funzioni. Come ora era giusta, se vai a coricarti alle 19.30 dormi il giusto. Ho chiesto la dispensa prefettizia per andare in Messico come osservatore Fai. Oggi chiedo la carità in piazza a Carpi, per dormire e mangiare torno a Piacenza. Ciao, un bacio.

Ma ti scrivo ancora tra 15 anni. Sempre se non subentrino aspetti imprevisti. Come scabbia e compagnia di giro, che ho già preso andando in cantina a frugare gli stracci. La chiromante dove sono in cura ha ritenuto di non fare la segnalazione alle autorità sanitarie. Se fanno così tutti…

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  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.