Il sospiro di sollievo di Collina guardando Rocchi in Juve-Napoli
Buono l'arbitraggio del fischietto italiano che andrà ai Mondiali. Busacca permettendo
Secondo gli insensibili telecronisti di Sky, il prossimo anno il gol storico del Benevento contro i poco amabili resti del Milan non sarebbe convalidato, perché il protocollo del Var sicuramente annullerà una rete segnata con mezzo organo al di là della linea immaginaria del fuorigiuoco. Un altro buon motivo per limitare sempre di più il ricorso allo strumento, diciamo noi, che condividiamo la decisione britannica di fare a meno della moviola in campo, nonostante le stupende partite della Premier vengano dirette da tozzi signori che corrono sui talloni come palmipedi (e non sanno nemmeno usare bene il fischietto) che si perdono falli netti. E però ogni tanto va anche elogiato chi in campo dirige bene come ha fatto Gianluca Rocchi domenica sera a Torino per l’orrenda Juventus-Napoli, il Real-Barça di casa nostra, insomma. Sicuro, convinto, capace di sventolare cartellini gialli in serie ai bianconeri nella loro tana, Rocchi ha fatto respirare Collina, il quale voleva capire se al Mondiale potrà contare sulla capacità del fischietto italiano. Che poi le designazioni saranno effettuate dallo svizzero Busacca è un altro paio di maniche, ma il gran capo assoluto resta il “nostro”. Che dopo essere stato sfiduciato pubblicamente da Agnelli, rimasto male per quel rigore (che c’era ed era netto) assegnato al Real nello sfortunato ritorno dei quarti di finale di Champions, è stato confortato dal presidente dell’Uefa Ceferin, il quale ha detto che “Collina non si tocca”. Buon per lui. Un giorno, prima o poi, qualcuno dovrà scrivere la storia dell’odi et amo che gli altri arbitri nutrono per colui che mediaticamente è considerato il più grande fischietto della storia. Se chiedete a cinque arbitri cosa pensino di Collina, tre faranno smorfie irriferibili, uno dirà che lo apprezza e il quinto si trincererà dietro un significativo no comment.
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