Non c'è nessuno scandalo Orsato
In Inter-Juventus l'arbitro di Schio ha fatto degli errori, ma rimane un direttore di gara eccellente e giustamente andrà al Mondiale
“Il fratello juventino” è il punto di non ritorno, la linea rossa che la Gazzetta dello Sport ha superato spiegando ai suoi lettori che il fratello di Daniele Orsato è juventino e che forse sta per saltare fuori una foto giovanile dell’Orsato arbitro con la maglia bianconera. Il tutto facendo intendere, ovviamente, che è uno scandalo, una cosa immonda, una bestemmia. Come se un arbitro non fosse stato tifoso, da adolescente, di una squadra perché già devoto solo al sacro fuoco del pallone, trasposizione moderna di una vergine vestale incapace di provare emozione alcuna. Orsato ha arbitrato male, non ha cacciato dal campo Pjanic come avrebbe dovuto – non sto qui a fare discorsi sulla “sensibilità” verso certi colori, un po’ perché non voglio sparare ulteriormente sulle doti omiletiche di Buffon e un po’ perché Mr O’Malley martedì scorso ha già detto di finirla con slogan e giochetti sul tema – ma insomma: dire che è come Piero Ceccarini da Livorno, l’arbitro di Juve-Inter anno 1998 che non diede il rigore a Ronaldo per fallo di Iuliano (rigore che non c’era), è insultare la pubblica decenza. Orsato è un arbitro eccellente e giustamente andrà al Mondiale – avrebbe meritato di stare in campo, ma la stupida geopolitica della Fifa lo costringerà a fare il Var mentre in campo vedremo direttori di gara che da noi non fischierebbero neanche in Lega Pro – e non può essere una partita sbagliata a trasformare un principe (dell’arbitraggio) in un rospo butterato. L’unico vantaggio della sfortunata performance è che almeno per un po’ non sentiremo vantare dai vertici arbitrali – divenuti un po’ troppo intoccabili, ultimamente – le prodezze dei “nostri”, che sbagliano come tutti, essendo esseri umani e non robot. Anche se ogni tanto fermano il gioco per andare a perdere qualche minuto davanti al moviolone.
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