Crédit Agricole acquista tre banche italiane
La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli del Mundo, Les Echos, Washington Post, Sueddeutsche Zeitung, Libération
L'Italia è il quinto paese ad espellere l'ambasciatore nordcoreano
Washington, 2 ott - (Agenzia Nova) - L’ambasciatore nordcoreano in Italia, Mung Jong Nam, dovrà lasciare l’Italia. E’ quanto dichiarato dal ministro degli Esteri e della cooperazione internazionale, Angelino Alfano, nel corso di un’intervista pubblicata dal quotidiano “La Repubblica”. “Noi abbiamo preso una decisione forte e cioè di interrompere la procedura di accreditamento dell’ambasciatore della Repubblica popolare democratica di Corea - ha detto Alfano -. L’ambasciatore dovrà lasciare l’Italia”. Parlando “dell’ulteriore test nucleare” che la Corea del Nord ha effettuato nelle scorse settimane, Alfano ha evidenziato che si è trattato di un test “di potenza superiore a tutti quelli precedenti, e ha continuato con lanci di missili balistici”. “L’Italia, che presiede il Comitato sanzioni del Consiglio di sicurezza, chiede alla comunità internazionale di mantenere alta la pressione sul regime”, ha aggiunto Alfano. Nelle ultime settimane hanno assunto iniziative analoghe a quella italiana anche Spagna, Messico, Perù e Kuwait.
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La "pericolosa manovra" dell’Italia sulla Libia
Parigi, 2 ott - (Agenzia Nova) - Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, è accusato di aver stretto un patto con Ahmed Dabbashi, capo di una milizia di Sabratha conosciuto anche come “lo zio”, per porre un freno al traffico di migranti diretti verso l’Italia. Ne parla oggi "Liberation", citando fonti che evocano 5 milioni di euro versati a Dabbashi per “tre mesi di tranquillità”. Nonostante sia stato smentito dalle autorità libiche e italiane, il portavoce del gruppo di guidato da “lo zio”, Bachir ibrahim, ha confermato l’esistenza di un accordo verbale con Roma e il governo di unione nazionale guidato da al-Serraj. Il patto, però, non sembra essere rispettato dal capo della milizia libiche, che continuerebbe a far partire navi cariche migranti verso le coste italiane.
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Europa: i partiti populisti dilagano sui media
Berlino, 2 ott - (Agenzia Nova) - L'avanzata delle forze politiche populiste non è un fenomeno relegato alla Germania, ma esteso a diversi altri paesi europei, dove i partiti generalmente ascrivibili a questa categoria aspirano a divenire forze di governo e sono accomunati, prima che da ogni altra cosa, da un forte protagonismo mediatico. In Austria, dove il prossimo 15 ottobre si terranno elezioni parlamentari, c’è il Partito della libertà austriaco (Fpo), portato alla ribalta da Joerg Haider, con il suo leader Heinz-Christian Strache. Tale partito è molto forte sui social media. Nei Paesi Bassi Geert Wilders conduce battaglie contro l’immigrazione, l’Islam e la sinistra, soprattutto attraverso social media come Twitter. In Svizzera Christoph Blocher è lo stratega del Partito di destra popolare svizzero (Svp), noto per la vocale opposizione all'immigrazione e a Bruxelles. Blocher e Roger Koeppel, altro leader di quella formazione politica, sono generalmente ritenuti più “civili” dei leader del partito tedesco Alternativa per la Germania (AfD), Weidel, Gauland o Strache. In Italia il Movimento 5 Stelle ha inizialmente rifiutato di mandare in tv i suoi leader e ha subito preferito la rete come principale veicolo di promozione e comunicazione, adottando come foro telematico il blog di Beppe Grillo, suo fondatore. Il bando al piccolo schermo imposto ai membri del partito, però, ormai è stato superato. Anche la Lega Nord, partito in qualche modo affine all’AfD, è molto presente sui media. Il suo leader Matteo Salvini è costantemente in tv. In Francia il Front National di Marine Le Pen è anch’esso molto presente sui media. In particolare Florian Philippot, confidente della Le Pen, è assiduo frequentatore di radio e tv.
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Crédit Agricole acquista tre banche italiane
Parigi, 2 ott - (Agenzia Nova) - Crédit Agricole Cariparma, filiale di Credit Agricole Sa in Italia, acquisterà una partecipazione superiore al 95 per cento del capitale delle casse di risparmio di Cesena, Rimini e San Miniato. Lo riporta "Les Echos", sottolineando che l’accordo è frutto di cinque mesi di negoziazioni. Un’operazione da 130 milioni di euro, che dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno. I portafogli di crediti in sofferenza, di un valore di circa 3 miliardi, saranno cartolarizzati con il sostegno del fondo Atlante 2 o ceduti a investitori privati. L’operazione prevede anche che il Fondo interbancario di tutela dei depositi intervenga sulle tre casse di risparmio per migliorarne la solvibilità.
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Camilla di Borbone delle Due Sicilie, la sorella le reclama 170 milioni di euro
Madrid, 2 ott - (Agenzia Nova) - Un’attrice, due principesse e un’eredità contesa sono le protagoniste della storia pubblicata ieri dal quotidiano spagnolo “El Mundo”, che racconta le vicende giudiziarie della principessa Camilla di Borbone delle Due Sicilie e della sorella Cristiana. L’unica vera colpevole sarebbe la madre, l’attrice italiana Edoarda Crociani, accusata di aver nascosto circa 200 milioni di euro dell’eredità familiare non solo al fisco italiano ma anche alla figlia Cristiana, preferendo destinarli segretamente a Camilla. Il tribunale del Jeresey, nelle isole del Canale della Manica, ha appena emanato una prima sentenza in favore di Cristiana, ma la guerra giudiziaria è solo all’inizio.