I populisti sfidano Mattarella
La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Financial Times, Telegraph, Pais, Faz
Cinque donne in corsa per la guida del governo italiano di transizione
Londra, 9 mag - (Agenzia Nova) - In Italia si fanno i nomi di cinque donne tra quelli citati come possibile guida del governo di transizione che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella potrebbe decidere di nominare nelle prossime ore, per gestire la crisi seguita alle inconcludenti elezioni del 4 marzo scorso e traghettare il paese verso nuove elezioni: è questo l'aspetto degli ultimi sviluppi della situazione politica italiana messo in luce da quotidiano progressista britannico "The GUardian". Secondo il quale tra i nomi citati ci sono: Elisabetta Belloni, segretario generale del ministero degli Esteri; Marta Cartabia, vice presidente della Corte costituzionale; l'economista Lucrezia Reichlin; Anna Maria Tarantola, ex direttore della Banca d'Italia ed ex presidente della televisione pubblica Rai; e infine Fabiola Gianotti, la prima donna alla testa dell'Organizzazione europea per la ricerca nucleare (Cern).
Continua a leggere l'articolo del Guardian
L’Italia in campagna elettorale permanente
Berlino, 9 mag - (Agenzia Nova) - Poco più di due mesi dopo le elezioni parlamentari del 4 marzo, l'Italia si ritrova di fatto in campagna elettorale. Lunedì sera il presidente Sergio Mattarella ha dichiarato che i tentativi delle parti di formare un governo sono falliti. Ora, secondo la volontà del capo dello Stato, un governo di tecnici dovrebbe assumere il timone fino alla fine dell’anno, per condurre in porto il bilancio per il 2019 e preparare nuove elezioni per l’inizio del prossimo anno. Per questo il gabinetto, politicamente neutrale, dovrebbe essere sostenuto dai principali partiti del nuovo parlamento. A parte il Partito democratico del premier uscente, Paolo Gentiloni, tutti sembrano però contrari. Né il Movimento 5 stelle, né la Lega, primo partito della coalizione di centrodestra, intendono appoggiare un Esecutivo tecnico, e chiedono di tornare alle urne a luglio. Di Maio e Salvini si accusano a vicenda di essere responsabili del fallimento dei negoziati di coalizione. Forza Italia, partito dell'ex premier Silvio Berlusconi, pare invece propenso ad appoggiare la soluzione del presidente della Repubblica. Una via d’uscita non è in vista. Finora, l’economia italiana, la terza più grande nell’eurozona, è sopravvissuta ai disordini politici in corso senza gravi ripercussioni. Gli investitori non stanno ancora voltando le spalle all’Italia, scrive la stampa tedesca, ma se il vuoto di potere durasse più a lungo, e se una legge di bilancio per il 2019 non venisse varata a breve, la ripresa economica potrebbe essere in pericolo. E anche le sfide dell’immigrazione e della politica di sicurezza, del mercato del lavoro e dei servizi sociali devono essere affrontate tempestivamente. Ancora una volta, dunque, l'"emergenza" pare richiedere un governo tecnico.
Continua a leggere l'articolo della Faz
I partiti populisti rifiutano il ruolo di ancora si salvezza del presidente Mattarella
Londra, 9 mag - (Agenzia Nova) - Sin dalle elezioni del 4 marzo scorso la vittoria del partito populista Movimento 5 stelle (M5s) e della Lega di estrema destra a scapito delle formazioni più moderate e filo-Ue, l'Italia è sembrata sull'orlo di una fase politica molto rischiosa: ora però questo pericolo è diventato ben chiaro quando il presidente della Repubblica Mattarella ha dato fondo alle tradizionali risorse politiche del paese. Lo scrive il quotidiano economico britannico "The Financial Times", in un articolo in cui il suo corrispondente da Roma James Politi commenta le reazioni all'annuncio di Mattarella di voler insediare, l termine di due mesi di trattative infruttuose per la formazione di una maggioranza parlamentare, un governo "neutrale" che resterebbe in carica fino ala fine dell'anno per consentire all'Italia di partecipare a pieno titolo al cruciale vertice europeo di metà giugno, approvare la legge Finanziaria e sventare i possibili attacchi speculativi ai titoli di Stato italiani. Sia il leader del M5s Luigi Di Maio che quello della Lega, Matteo Salvini, racconta il "Financial Tiimes" anno infatti rifiutato la proposta del presidente con parole durissime: a breve termine, spiega il giornalista britannico James Politi, questo significa che l'Italia potrebbe tornare alle urne già quest'anno, una cosa mai successa nei 70 anni di storia dell'Italia repubblicana. Ma le conseguenze del rifiuto dei partiti populisti sono anche più profonde e foriere di problemi, sottolinea Politi: la Presidenza italiana infatti potrebbe aver perso la sua capacità di svolgere un ruolo di ancora di salvezza nei momenti di crisi. In passato i presidenti hanno potuto trarre il paese fuori dai peggiori guai, dal terrorismo interno come dalle crisi dei mercati, utilizzando il proprio potere di persuasione grazie al generale rispetto di cui godevano; adesso però ignorare i desideri di Mattarella è proprio ciò che i populisti italiani vogliono: per anni infatti hanno lamentato che i presidenti sono stati troppo "interventisti" ed avevano ecceduto i loro poteri costituzionali facendo nascere esecutivi "tecnici" o governi non scelti dall'elettorato. Aldilà di ciò che accadrà nelle prossime settimane, conclude l'articolo del "Financial Times", gli investitori internazionali e le cancellerie europee che considerano il M5s e la Lega un pericolo per l'eurozona hanno capito quanto è limitato il potere di garanzia del Palazzo del Quirinale qualora quei partiti arrivassero al governo.
Continua a leggere l'articolo del Financial Times
Paralisi italiana
Madrid, 9 mag - (Agenzia Nova) - L’incapacità dei partiti politici italiani di trovare un accordo per la formazione del nuovo governo ha posto il paese in una situazione senza precedenti nella storia della Repubblica italiana, dal 1946 a oggi. Ne parlano i quotidiani spagnoli “El Pais” e “La Vanguardia” che precisano come il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, abbia proposto la creazione di un governo neutrale, in carica al massimo fino al prossimo dicembre, in grado di gestire i conti dello Stato e riformare la nuova legge elettorale. Proposta al momento rifiutata dai principali partiti politici, Lega nord e Movimento 5 stelle che invece chiedono di tornare subito alle elezioni.
Continua a leggere l'articolo del Pais
Gli investitori abbandonano i titoli italiani mentre l'incertezza politica raggiunge i mercati
Londra, 9 mag - (Agenzia Nova) - Azioni e titoli italiani sono stati investiti da un'ondata di vendite ieri martedì 8 maggio dopo che è aumentata la probabilità di nuove elezioni nei prossimi mesi: lo scrivono i quotidiani britannici "The Financial Times" e "The Telegraph", riferendo che la Borsa di Milano a di colpo perso la sua attrattiva ed il rendimento dei titoli di Stato è tornato a salire. Il principale indice azionario, il FTSE MIB, è sceso del 2,2 per cento, un caso assai più marcato dello 0,2 per cento lasciato sul terreno all'indice europeo Stoxx 600: a perdere a Milano sono state soprattutto le azioni bancarie, con UniCredit giù di oltre il 3 per cento ed Intesa Sanpaolo di quasi il 2 per cento. Gli investitori hanno anche venduto titoli di Stato italiani, determinandone un aumento dei rendimenti: il costo dei Btp a 10 anni è salito di 8,6 punti base all'1,848 per cento, trascinando al rialzo anche i Bunds tedeschi, considerati i più sicuri d'Europa, il ci rendimento è salito di 1,4 punti base allo 0,542 per cento. Tuttavia diversi analisti citati dal "Financial Times" sembrano contraddire le previsioni pessimistiche espresse nel titolo dell'articolo del giornale: sia Peter Schaffrik di Rbc Capital Markets, che Richard McGuire di Rabobank, come pure Karen Ward di JPMorgan Asset Management, infatti hanno dichiarato al quotidiano della City di Londra di non avere alcun timore a breve termine per i titoli del debito pubblico italiano, esprimendo qualche preoccupazione solo sulla tenuta a lungo termine dell'euro sui mercati valutari.