Giuseppe Conte... chi?
La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Financial Times, Libération, Telegraph, Wall Street Journal
Il novizio della politica Giuseppe Conte proposto come premier dell'Italia
Londra, 22 mag - (Agenzia Nova) - In Italia l'anti-sistema Movimento 5 stelle e la Lega di estrema destra hanno proposto il nome del professore di diritto Giuseppe Conte alla carica di nuovo primo ministro per guidare il loro governo populista: il capo del M5s Luigi Di Maio ed il leader della Lega Matteo Salvini ieri lunedì 21 maggio hanno fatto i nome del poco noto Conte, un accademico digiuno di politica, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella; dopo l'incontro lo stesso Di Maio a confermato pubblicamente il nome di Conte ed ha scartato le critiche secondo cui si tratterebbe di un tecnocrate privo di reale potere politico.
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La situazione politica italiana preoccupa l’Unione europea
Parigi, 22 mag - (Agenzia Nova) - L’Europa guarda con preoccupazione l’Italia dopo che il Movimento 5 Stelle e la Lega sono giunti a un accordo di governo. Lo riferisce “Libération”, riportando i timori di Parigi, Berlino, Madrid e Londra. In Francia il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, ha messo in guardia il futuro governo affinché mantenga gli impegni con Bruxelles. Per il presidente Emmanuel Macron, l’ondata populista che ha investito la Penisola “è una cattiva notizia”, che potrebbe complicare i suoi piani europei. In Germania le richieste di cancellare una parte del debito italiano presso la Banca centrale europea sono viste come “misure di fantasia” che porterebbero a una crisi della zona euro. “Apprensione” anche in Spagna, dove si teme “un contagio italiano”, mentre in Gran Bretagna si guarda verso Roma attraverso le lenti della Brexit. “E se l’ondata populista sfociata con il voto sulla Brexit non fosse un incidente ma la conferma di un movimento globale?” si chiede il quotidiano.
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"The Telegraph": come dimostra l'Italia, l'euro è una minaccia per l'Europa assai peggiore della Brexit
Londra, 22 mag - (Agenzia Nova) - Il quotidiano britannico "The Telegraph" ospita oggi martedì 22 maggio un intervento di William Hague, ex leader del Partito conservatore ed ex premier della Gran Bretagna, per ribadire un concetto assai caro alla testata: e cioè che a destabilizzare l'Europa sono la moneta unica e le politiche ad essa connessa; una minaccia peggiore della Brexit, come dimostrerebbe, secondo l'autorevole commentatore, quanto sta accadendo in Italia con la nascita del primo governo apertamente populista ed euroscettico in uno dei paesi fondatori dell'Unione Europea, provocata appunto dalla reazione degli italiani ai sacrifici che sono stati loro imposti dall'appartenenza all'eurozona.
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Mentre un professore di diritto è nominato nuovo primo ministro dell'Italia, l'Ue avverte i partiti populisti che stanno "giocando col fuoco"
Londra, 22 mag - (Agenzia Nova) - Un professore di diritto con zero esperienza politica è stato nominato quale prossimo primo ministro dell'Italia ieri lunedì 21 maggio mentre l'Unione Europea ha avvertito che il nascente governo populista sta "giocando con il fuoco": così il quotidiano conservatore "The Telegraph" presenta la scelta proposta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella dal capo del partito anti-sistema Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio, e dal leader della Lega, Matteo Salvini, al termine di 11 settimane di paralisi politica dopo le elezioni del 4 marzo scorso; il professore Giuseppe Conte, che insegna a Roma e Firenze e che per un breve periodo ha insegnato anche all'Università di Cambridge, guiderà probabilmente il primo governo populista ed euroscettico alla guida di uno dei paesi fondatori dell'Unione Europea.
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La vera minaccia per l'eurozona viene dal mercato obbligazionario, non dall'Italia
New York, 22 mag - (Agenzia Nova) - L’Italia campeggia di nuovo sui quotidiani come principale focolaio di rischio politico per l'eurozona, l’euro è in caduta rispetto al dollaro. Tuttavia, sostiene il quotidiano “Wall Street Journal”, le tensioni che gravano sulla moneta unica sono dovute solo marginalmente a quanto accade in Italia: il vero problema, afferma il quotidiano Usa, è un ripensamento degli investitori internazionali in merito alle dinamiche della crescita economica globale, e di quella europea in particolare. Malgrado il crescente divario tra i rendimenti di Italia e Germania, il mercato non ha raggiunto il livello di stress che porterebbe gli investitori ad interrogarsi sul destino dell’euro. In realtà la moneta europea non ha realmente perso terreno in confronto alle altre valute. La questione riguarda piuttosto il dollaro. La caduta dell’euro risale, infatti, ad un mese fa, ben prima che il mercato obbligazionario venisse svegliato dal rischio Italia. La questione, scrive il "Wall Street Journal", è piuttosto se la crescita globale sincronizzata del 2017 si sia esaurita. Gli investitori non avevano rinunciato alla speranza di un rimbalzo, ma i dati a disposizione non offrono al momento segnali affidabili in questo senso. Ed è su questo che si appuntano le attenzioni degli investitori della seconda metà del 2018.