Matteo Salvini, Luigi Di Maio e Giuseppe Conte (foto LaPresse)

Sulla stampa internazionale l'Italia torna a essere un circo. Che non fa ridere

La rassegna sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Washington Post, El Mundo, Bloomberg Business Week, Financial Times, La Vanguardia e New York Times

Italia: Ue respinge la manovra e avvia braccio di ferro sul bilancio

Washington, 24 ott - (Agenzia Nova) - L'Unione europea ha bocciato la manovra finanziaria presentata dal governo italiano per il 2019, dando il via ad una battaglia con una delle maggiori economie del blocco su chi disponga dell'autorità di definire la politica finanziaria degli Stati membri. La Commissione europea ha intrapreso un'azione senza precedenti, chiedendo al paese di rivedere i suoi piani di spesa pubblica, che prevedono per il prossimo anno un deficit al 2,4 per cento. Il debito italiano è il secondo più alto in Europa, dopo la Grecia, e ci sono preoccupazioni per il fatto che un eccesso di spesa potrebbe riaccendere le turbolenze finanziarie in Europa. Il governo italiano sostiene però che l'aumento della spesa sia necessario a far ripartire la crescita dopo anni di malessere. "Non vediamo altra alternativa che chiedere al governo italiano di rivedere il suo progetto di piano di bilancio", ha dichiarato il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis. Il vicepremier italiano, Matteo Salvini, ha però replicato che “nessuno prenderà un euro da questo budget". Lo scontro, come sottolinea la “Washington Post", ha messo a nudo il problema fondamentale all'interno dell'eurozona, dove 19 nazioni dell'Ue condividono la stessa valuta ma i governi mantengono l'autonomia rispetto alle priorità di spesa.

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Moscovici al “Mundo”: “Se l’Italia non modificherà il bilancio, entreremo in acque inesplorate”

Madrid, 24 ott - (Agenzia Nova) - Se nelle prossime tre settimane, il governo dell’Italia non modificherà il Documento programmatico di bilancio, come richiesto dalla Commissione europea, “entreremo in quelle che a Bruxelles definiscono sempre come acque inesplorate”: lo ha detto, in un’intervista esclusiva al quotidiano spagnolo “El Mundo”, il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, dopo aver annunciato in conferenza stampa la bocciatura, senza precedenti nella storia, della manovra presentata dal governo gialloverde. “Non è mai successo e anche se c'è un vademecum con le regole, non c'è un manuale chiaro. L'Ue ha diversi strumenti, ma molto limitati, almeno in linea di principio”, ha aggiunto il politico francese. Il caso italiano è diverso da quanto accaduto in “Spagna, Portogallo o Grecia in passato, che erano in un programma di aiuti dopo il salvataggio e avevano firmato un Memorandum di intesa, con il quale si erano impegnati a prendere misure concrete”, ha spiegato Moscovici, sottolineando che “i primi passi saranno lo scambio di comunicazioni tra la Commissione e il ministero dell’Economia e forse l'apertura di una procedura di infrazione”. Il commissario Ue ha infine confermato che “l'Eurogruppo affronterà senza dubbio questo problema nella sua prossima riunione, all'inizio di novembre”. 

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Italia: Conte a "Bloomberg", su legge di Bilancio Italia pronta al dialogo con l'Ue, ma nessun "Piano B"

New York, 24 ott - (Agenzia Nova) - Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in un'intervista all'emittente Bloomberg sulla partita dei conti italiani con la Commissione europea, ha dichiarato che "non c'è un piano B". Il premier ha poi precisato: "Auspichiamo di poter ridurre il tetto del 2,4 per cento anche con una revisione della spesa, ma non intendiamo giocare alla roulette con il futuro dei nostri figli", ha concluso. Il presidente del Consiglio ha dichiarato ha dichiarato che l'Italia avrà "un dialogo franco e costruttivo" con i commissari europei, ma ha puntualizzato: "Se ci chiedono di fare modifiche sostanziali non potremo accettarlo". Nel corso dell'intervista, Conte esprime anche tranquillità in merito alla tenuta del governo: "dopo diversi mesi, questo governo gode di un consenso del 60 per cento nei sondaggi. Siamo il governo più invidiato in Europa". 

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Italia-Ue: il "teatrino" romano si scontra con le regole europee

Londra, 24 ott - (Agenzia Nova) - La battaglia sul bilancio tra il governo italiano e la Commissione europea si sta intensificando; in una disputa che, come molti altri scontri avvenuti in passato tra Bruxelles ed i governi dei paesi dell'Eurozona, accanto ai principi di stabilità finanziaria vede all'opera diversi elementi di "teatrino" politico: lo scrive il quotidiano economico britannico "Financial Times", in un editoriale della sua direzione in cui si sottolinea la necessità che i due contendenti riescano a trovare un punto di equilibrio tra gli obblighi che legano i paesi membri dell'unione monetaria ad una reciproca responsabilità finanziaria ed il diritto-dovere dei governi di realizzare le politiche per le quali sono stai eletti. L'editoriale riconosce che il teatrino politico a cui si riferisce sia all'opera soprattutto a Roma: dove al potere è arrivata una coalizione di dissidenti anti-sistema, destra anti-immigrazione e marionette tecnocratiche, convinta di poter trarre benefici politici dallo scontro con l'Ue. Il Movimento 5 stelle e la Lega, scrive il "Financial Times", guardano in particolare alle elezioni del Parlamento europeo del maggio 2019: essi sperano che una loro vittoria in patria, ed un'avanzata ovunque in Europa di partiti e movimenti simili a loro, porti l'anno prossimo alla nomina di una nuova Commissione guidata da principi politici ed economici profondamente diversi a quella di adesso; liberandoli quindi dagli attuali vincoli e lasciandoli liberi di portare avanti la loro anti-ortodossa visione populista. Questa tattica tuttavia, avverte il giornale della City di Londra, sottostima i tremendamente seri timori degli investitori per la disputa sul bilancio in corso tra Roma e Bruxelles, a partire dalla sostenibilità del debito di Stato dell'Italia per finire con la stabilità dell'intera Eurozona: Matteo Salvini e Luigi Di Maio, i due più influenti membri del governo italiano, rischiano quindi di ripetere gli errori di altri leader europei che hanno inutilmente tentato di sfidare i mercati; le stanze del potere in Grecia, ad esempio, sono ricolme dei cadaveri politici di gente simile. Questa politica del rischio calcolato tuttavia, sostiene l'editoriale del "Financial Times", benché mal posta non giustifica affatto l'intransigenza della Commissione europea: che se da un lato ha il dovere di ricondurre i governi al rispetto delle regole Ue, dall'altro lato deve stare attenta a non fare il gioco dei populisti italiani, facendoli apparire come le vittime di una tecnocrazia che impedisce ad un governo eletto di portare avanti le proprie politiche economiche. D'altronde, sottolinea il giornale economico britannico, non tutte le idee del governo italiano sono sbagliate: diverse tra le misure contenute nella sua Legge di bilancio possono rappresentare la giusta soluzione ai molti gravi problemi dell'Italia, piagata da un'alta disoccupazione, dalla fuga dei cervelli all'estero, dal peggioramento degli standard di vita dei suoi cittadini e dalla debolezza delle sue banche. I nuovi leader italiani insomma, afferma il "Financial Times", hanno tutto il diritto di cercare di cambiare le cose: il vero problema è che, nel loro disperato tentativo di risollevare l'Italia dalla palude in cui si trova, lo stanno facendo in una maniera così disordinata ed imprevedibile che allarma i mercai e solleva dubbi e sospetti sia a Bruxelles che nelle capitali degli altri paesi europei. 

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La politica italiana come un circo

Madrid, 24 ott - (Agenzia Nova) - Lo scrittore romano Andrea Mucciolo una volta disse che la politica italiana era un circo, senza domatori, solo pagliacci. Non è facile spiegare un paese estremamente complesso come l'Italia, che spesso sembra un gigante con i piedi di argilla. È quanto si legge in un editoriale dal titolo “La politica italiana come un circo”, pubblicato oggi dal quotidiano spagnolo “La Vanguardia”, secondo cui il Belpaese colpisce per la sua immaginazione e, allo stesso tempo, deprime per la sua fragilità. Una nazione. Continua il giornale, capace del meglio e del peggio. Con una bellezza che ha ispirato Stendhal, ma con una corruzione ripresa da Puzo. Il poeta Mario Tobino sosteneva che l'Italia era bella perché composta da eroi e uomini strani. Ultimamente nella politica italiana questi ultimi predominano. Uno di questi personaggi nefandi, si legge nell’editoriale, è Angelo Ciocca, eurodeputato della Lega, che ha maledetto la Commissione europea davanti alla stampa. Ciocca, come in un film di Alberto Sordi, si è tolto la scarpa “made in Italy” e ha ripetutamente calpestato i documenti della Commissione Ue sul bilancio, davanti allo sguardo incredulo dei giornalisti. Dato che non impressionava abbastanza il pubblico, ha poi inviato un tweet al commissario per gli Affari economici e finanziari, Pierre Moscovici, chiamandolo "euroimbecille". Mucciolo lo aveva avvertito: i pagliacci hanno preso il potere e non fanno niente di divertente. 

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Italia: “Nyt”, il paese è nei guai e le conseguenze potrebbero essere drammatiche

New York, 24 ott - (Agenzia Nova) - L'Italia, gli obbligazionisti e l'Unione europea dovrebbero preoccuparsi seriamente per le possibili “drammatiche” conseguenze dell'aumento vertiginoso dei tassi di interesse e della perdita di fiducia degli investitori nella capacità di un paese di pagare i propri debiti. Per questo – scrive Jack Ewing in un'analisi sul quotidiano statunitense “New York Times” - l'Italia è nei guai. Dopo il declassamento dell'agenzia di rating Moody's e alla luce delle tensioni tra il governo italiano e la Commissione europea, ci sono buone probabilità che anche Standard & Poor's opererà un declassamento, aumentando la pressione sulle altre due principali agenzie di rating - Fitch e Dbrs – affinché facciano lo stesso. L'Italia ha ancora tempo per evitare una valutazione dei Btp a “spazzatura”, ma se arrivasse un altro downgrade – scrive il “Nyt” - potrebbero derivarne reazioni a catena che sarebbero difficili da controllare per i governi e le banche centrali. Nei casi peggiori le banche italiane comincerebbero a vacillare, subendo enormi perdite, e la Banca centrale europea sarebbe costretta a interrompere il sostegno non avendo l'Italia più garanzie per i prestiti. La stretta creditizia poi porterebbe ad una recessione con problemi tangibili nella vita di tutti i giorni perché le imprese e i consumatori non potrebbero più ottenere credito.

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Il Mes crede che l’Italia non sia motivo di panico per il “limitato” rischio contagio

Madrid, 24 ott - (Agenzia Nova) - La situazione in Italia non dovrebbe creare "panico" perché il rischio di contagio è "limitato". Lo ha detto il direttore del Meccanismo europeo di stabilità (Mes), Klaus Regling, assicurando che il caso italiano è ben diverso da quanto accaduto in Grecia alcuni anni fa. Nel corso di una conferenza stampa, rilanciata dal quotidiano spagnolo “La Vanguardia”, Regling ha sottolineato che i problemi del debito di Roma sono "molto diversi" da quelli di Atene, che ha ricevuto tre salvataggi dalla zona euro durante la crisi finanziaria. Le dichiarazioni del responsabile del Mes sono arrivate nello stesso giorno in cui la Commissione europea ha chiesto all'Italia una nuova bozza di bilancio per il 2019, dopo aver constatato un’inaccettabile violazione delle regole nella manovra presentata dal governo gialloverde la scorsa settimana e il suo “no” a una richiesta informale di modifica. 
 
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