M5s e Lega nella trappola della Tav
La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Libération, Vanguardia, Independent, Spiegel
Le tensioni tra M5S e Lega su Tav Torino-Lione
Parigi, 4 feb - (Agenzia Nova) - Con la polemica sulla realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità (Tav) Torino-Lione, l’alleanza tra il Movimento 5 Stelle (M5S) e la Lega, al governo in Italia dal primo giugno scorso, entra in un “tunnel”. È quanto afferma il quotidiano francese “Libération”, analizzando la divergenza di posizioni tra i due partiti. Il vicepresidente del Consiglio e capo politico del M5S, Luigi Di Maio, ha dichiarato che “il Tav non si farà”, mentre per il suo alleato, l'altro vicepremier Matteo Salvini che guida la Lega, il tratto ferroviario rappresenta una “incredibile” ed “eccezionale” opera. Per Salvini, il cantiere è fondamentale visto che tra i suoi sostenitori ci sono molti imprenditori del nord Italia, Il M5S "non intende cedere di un passo" sulla Torino-Lione, soprattutto in un momento in cui Salvini appare come l’uomo forte nel governo.
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Italia-Venezuela: Di Maio, "Guaidò non è stato scelto dal popolo"
Madrid, 4 feb - (Agenzia Nova) - Juan Guaidò non è stato scelto dal popolo: così il vicepresidente del Consiglio e leader del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio, ha motivato la decisione dell'Italia di non riconoscere l'autoproclamato presidente del Venezuela. "Il cambiamento deve essere deciso dai cittadini venezuelani. Siamo parte della democrazia e quindi abbiamo bisogno di creare tutte le condizioni per favorire nuove elezioni", ha detto Di Maio, spiegando la ragione per la quale gli eurodeputati di M5s e Lega si sono astenuti durante il voto con cui il Parlamento europeo ha ufficialmente riconosciuto Guaidò. Lo riferisce "La Vanguardia", precisando che Di Maio ha messo in chiaro di non riconoscere neanche Nicolas Maduro ma di sostenere un processo che porti ad elezioni democratiche. Il leader pentastellato ha poi ricordato gli errori commessi dall'Occidente in passato come, ad esempio, la decisione di intervenire in Libia, un passo falso che, a suo avviso, non deve essere ripetuto.
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Procura di Catania, Sea Watch “non ha violato la legge”
Amburgo, 4 feb - (Agenzia Nova) - Facendo rotta verso l'Italia con la sua nave Sea Watch 3, a bordo della quale vi erano i 47 migranti soccorsi nel Mediterraneo, l'organizzazione non governativa tedesca Sea Watch “non ha violato la legge”. È quanto affermato dalla Procura di Catania, impegnata a indagare sul caso della Sea Watch 3, negli scorsi giorni al centro di accese polemiche in Italia. Secondo quanto riferito dal settimanale tedesco “Der Spiegel”, il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, aveva accusato l'equipaggio della Sea Watch 3 di aver fatto rotta verso l'Italia, invece che verso la Tunisia, violando la legge. Tuttavia, per la magistratura catanese la nave operata da Sea Watch non è responsabile di alcune violazione. Qualora si fosse diretta verso la Tunisia, l'imbarcazione sarebbe, infatti, andata incontro a una tempesta, mentre nella rotta verso l'Italia il mare era ancora calmo. Cause di forza maggiore esimono, dunque, Sea Watch da ogni responsabilità legale nei confronti dell'Italia, “giustificandone la condotta”, ha stabilito la Procura di Catania.
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Immigrazione: Proactiva, "la Spagna porti l'Italia e Malta di fronte al Tribunale del mare"
Madrid, 4 feb - (Agenzia Nova) - Il fondatore e direttore dell'organizzazione non governativa spagnola Proactiva Open Arms, Campscar Camps, ha dichiarato che il governo di Pedro Sanchez dovrebbe denunciare Italia e Malta di fronte alla giustizia internazionale per la loro gestione dell'immigrazione invece di bloccare la sua nave nel porto di Barcellona. "Sono stati violati innumerevoli accordi internazionali e ciò che il governo spagnolo dovrebbe fare ,invece di chiudere queste navi nei porti, è portare davanti al Tribunale del mare di Amburgo sia Malta che l'Italia", per aver rifiutato lo sbarco di migranti nei propri porti, ha detto Camps. Lo rende noto il quotidiano spagnolo "La Vanguardia", ricordando che la "Open Arms" di Proactiva è bloccata dallo scorso gennaio nel porto di Barcellona per ordine delle autorità spagnole.
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Le ong criticano accordo Ue-Italia con Libia
Londra, 4 feb - (Agenzia Nova) - I Paesi dell’Unione Europea stanno "deliberatamente trasformando il Mediterraneo in un cimitero d’acqua”. Lo afferma Raphael Shilhav, consigliere politico europeo sulle migrazioni dell'organizzazione non governativa Oxfam, in una lettera riportata dal quotidiano britannico ”Independent”. Nella missiva, firmata da Oxfam, Medici senza frontiere, Human Rights Watch con più di 50 altre ong e indirizzata all’Ue, viene denunciato l’accordo siglato da Commissione europea e Italia con la Libia, che prevede fondi a Tripoli affinché la Guardia costiera locale fermi i migranti in partenza verso l’Europa. Le ong sostengono l’importanza di sostenere le operazioni di“ricerca e salvataggio dei migranti, di garantire porti sicuri dove far sbarcare chi sopravvive alla traversata del Mediteranneo invece di respingere i migranti e, soprattutto, di fare in modo che i migranti non vengano trattenuti nei campi di prigionia in Libia.