Cina, Emirati, Arabia Saudita. Le giravolte gialloverdi in politica estera
La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese
Ue: veto Italia su inclusione Emirati nella lista paradisi fiscali
Londra, 12 mar - (Agenzia Nova) - Per la seconda volta, l'Italia ha posto il veto all'inclusione degli Emirati Arabi Uniti nella "lista nera" dei paradisi fiscali compilata dall'Unione europea, minacciando così di far fallire l'iniziativa. Una settimana dopo che diversi paesi dell'Ue avevano respinto la lista dei paesi accusati di contribuire al riciclaggio di denaro, preparata dalla Commissione europea, il governo di Roma ha posto il veto all'inclusione degli Emirati nella lista aggiornata. La disputa sottolinea le difficoltà dell'Ue nel trovare una posizione comune quando si tratta di prendere provvedimenti contro importanti partner commerciali.
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Italia-Cina: l’accordo sulla Nuova via della seta preoccupa i partner di Roma
Parigi, 12 mar - (Agenzia Nova) - La prospettiva di un accordo tra Roma e Pechino sul progetto di infrastrutture cinese noto come “Nuova via della seta” preoccupa i partner internazionali dell’Italia. È quanto afferma il quotidiano francese “Le Monde”, spiegando che gli Stati Uniti sono stati i primi a esprimere pareri contrari nei confronti di un probabile accordo tra Italia e Cina sulla Nuova via della seta. La firma dell'intesa potrebbe avvenire il 22 marzo prossimo, in occasione della visita del presidente cinese Xi Jinping a Roma. Se l'Italia partecipasse alla Nuova via della seta, la Cina si impegnerebbe ad investire nel paese in alcune infrastrutture strategiche, come il porto di Trieste o la rete ferroviaria. Secondo “Le Monde”, l’Italia “è un paese economicamente indebolito che cerca di trattare con una potenziale potenza investitrice”.
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Italia-Cina: Bri, vicepremier Salvini mette in guardia da rischio "colonizzazione"
New York, 12 mar - (Agenzia Nova) - Il vicepremier italiano e leader della Lega, Matteo Salvini, ha rivolto un avvertimento al governo di coalizione di cui è membro, che si appresta a firmare un memorandum d'intesa per l'adesione all'iniziativa cinese della Nuova via della seta (Belt and Road Initiative, Bri). Salvini, riferisce "Bloomberg", ha ventilato il rischio di una "colonizzazione" del paese da parte di aziende cinesi, ed ha espresso riserve in merito alle dichiarazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che invece ha confermato l'intenzione dell'Esecutivo di procedere con la firma dell'accordo. "Se si tratta di aiutare le aziende italiane a investire all'estero, siamo pronti a parlare con chiunque", ha detto il leader della Lega nel corso di una visita a Milano. "Ma non siamo assolutamente pronti a farlo se si tratta di aziende straniere intenzionate a colonizzare l'Italia". Salvini ha citato anche l'esigenza di garantire la sicurezza nazionale, affermando che decisioni riguardanti settori strategici come le telecomunicazioni non dovrebbero originare da considerazioni di carattere esclusivamente economico. La scorsa settimana il premier Conte ha dichiarato che il memorandum d'intesa sulla Bri verrà firmato durante la visita ufficiale del presidente cinese Xi Jinping in Italia, tra il 21 e il 23 marzo. L'annuncio ha suscitato preoccupazioni negli Stati Uniti, che hanno già sollecitato Roma a valutare i rischi alla sicurezza posti da aziende cinesi come Huawei.
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Italia: Salvini contro sauditi nel Cda della Scala di Milano
New York, 12 mar - (Agenzia Nova) - Il vicepresidente del Consiglio e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha sollecitato ieri, 11 marzo, il Teatro alla Scala di Milano a respingere un'offerta di finanziamento dall'Arabia Saudita. Il ministero della Cultura saudita ha offerto un accordo quinquennale al teatro milanese per un valore di 15 milioni di euro. La proposta ha subito generato proteste da parte di gruppi per i diritti umani e di alcuni politici, secondo cui una delle più prestigiose istituzioni culturali italiane non dovrebbe essere finanziato dall'Arabia Saudita, accusata di abusi dei diritti umani. Salvini ha dichiarato ai giornalisti di essere contrario alla partnership. "Preferirei che alcune persone non fossero presenti e che la Scala fosse libera, indipendente e autonoma", ha affermato."Se gli svizzeri volessero investire nel Teatro alla Scala, non avremmo un problema”, ha concluso.
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Italia: i Cinquestelle fanno marcia indietro sui vaccini
Londra, 12 mar - (Agenzia Nova) - In Italia ai bambini sarà vietato l'accesso agli asili se non saranno stati vaccinati contro le più comuni malattie, dopo una brusca svolta da parte del Movimento 5 stelle (M5S). Prima di arrivare al governo con la Lega a giugno del 2018, i Cinquestelle avevano contribuito ad alimentare su internet le teorie sui pericoli dei vaccini. Nel 2017, la mancata vaccinazione dei bambini causata anche da tali teorie ha provocato un netto aumento dei casi di morbillo in Italia, spingendo il governo allora in carica a rendere obbligatorie le vaccinazioni. Giunto al governo, il M5S aveva minacciato di abolire quella legge sulle vaccinazioni obbligatorie, prima di rinunciare di fronte alle opinioni degli esperti e a una petizione pro-vaccini firmata da 300 mila persone. Ora, il ministro della Sanità, Giulia Grillo, ha confermato che dopo lo scadere del "periodo di grazia", in cui i genitori hanno potuto procurarsi i certificati di vaccinazione, i bambini non vaccinati saranno rimandati a casa. Così facendo, Grillo ha ignorato la richiesta fatta del vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini di prolungare il "periodo di grazia" perché i vaccini sarebbero "pericolosi".
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