Conte rilancia: “La Russia torni nel G8”
La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di New York Times, Handelsblatt, Nouvelle république, Tass e Vanguardia
Il viaggio di Barr e Durham a Roma compiuto “aggirando protocolli”
New York, 7 ott - (Agenzia Nova) - La visita in Italia del titolare del dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, Williams Barr, e del procuratore del Connecticut, John Durham, lo scorso settembre, è stata preparata “aggirando i protocolli” e senza che i diplomatici e funzionari dell'intelligence presso l'ambasciata Usa fossero a conoscenza delle ragioni del viaggio. E' quanto scrive il quotidiano “New York Times”, aggiungendo nuovi dettagli della missione in Italia della delegazione Usa per cercare prove che potessero “supportare la tesi della cospirazione a lungo alimentata dal presidente Trump: che alcuni dei più stretti alleati (degli Usa) hanno tramato nel 2016 per impedire la sua elezione”. Il viaggio in Italia di Barr rientra in un'indagine – coordinata da Durham - per scovare qualsiasi abuso di potere da parte delle forze dell'ordine o dei funzionari dell'intelligence non riscontrate dall'inchiesta “Russiagate” dopo anni di lavoro sulle interferenze elettorali della Russia nel 2016. Incontrando direttamente i leader stranieri - piuttosto che fare affidamento sui canali investigativi – i viaggi di Barr hanno suscitato polemiche interne nei paesi visitati, tra cui Regno Unito e Australia. A Roma, la scorsa settimana il comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica italiana (Copasir) ha chiesto al primo ministro Giuseppe Conte di presentarsi e di rispondere alle domande sui suoi contatti con Barr.
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Letta su “Handelsblatt”, l'Europa ha bisogno di un nuovo patto sull'immigrazione
Berlino, 7 ott - (Agenzia Nova) - Affinché l'Ue affronti in maniera efficace la questione migratoria, divenuta “un problema strutturale”, non bastano “soluzioni di emergenza”, ma è necessario “un nuovo patto sull'immigrazione”. A tal fine, l'Italia come “maggiore paese di ingresso” e la Germania come “principale paese di destinazione” dovrebbero “aprire la strada”: altri Stati membri dell'Ue potrebbero aderire in seguito. È quanto afferma Enrico Letta, esponente del Partito democratico (Pd) e presidente del Consiglio dal 2013 al 2014, in un contributo per il quotidiano tedesco “Handelsblatt”. Per Letta, un'intesa dell'Ue sull'immigrazione sarebbe “un cambiamento radicale”, come sono stati l'accordo di Schengen o il patto di bilancio europeo. Tuttavia, se l'Europa è riuscita a unirsi su questioni finanziarie, “dovrebbe riuscire a farlo anche per salvare esseri umani”. Letta sostiene, inoltre, che il patto dell'Ue sull'immigrazione, che definisce “un nuovo inizio”, potrebbe essere firmato a Lampedusa, inviando così “un forte messaggio agli europei e al mondo”. Alla firma dell'intesa, seguirebbe l'istituzione di “un'autorità europea con poteri adeguati per suddividere richiedenti asilo e migranti economici secondo criteri oggettivi”.
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Gli italiani si sentono abbandonati su immigrazione
Parigi, 7 ott - (Agenzia Nova) - Gli italiani pensano che dinnanzi ai flussi migratori “l’Europa li abbia abbandonati”. È quanto affermato in un’intervista rilasciata al quotidiano francese “La Nouvelle République” da Marc Lazar, direttore del centro di storia dell’università di Sciences Po di Parigi. “Al contrario della Francia, l’Italia non fa distinzione tra richiedenti asilo e altri migranti. Per lei la questione dei migranti deve essere trattata nella sua globalità e ognuno in Europa deve fare la sua parte”, spiega lo storico, sottolineando che la Francia “è vista come un paese che dà lezioni ma è reticente ad agire se non serve ai suoi interessi”. “L’Italia ha la sensazione di non essere stata presa sul serio dai suoi partner europei, soprattutto dalla Francia, nonostante sia una nazione fondatrice dell’Unione”, ha detto Lazar commentando la crisi diplomatica che c’è stata nei mesi scorsi tra Parigi e Roma.
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Conte, Mosca torni nel G8
Mosca, 7 ott - (Agenzia Nova) - Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sostiene il ripristino del G8 con la partecipazione della Russia. In un'intervista al quotidiano “The Washington Post”, Conte si è detto d'accordo con la posizione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sul ritorno della Russia nel G8. "Ho sostenuto questa iniziativa perché mi sembra che se la Russia e il suo presidente Vladimir Putin potessero sedere allo stesso tavolo con noi, avremmo maggiori possibilità di risolvere le più gravi crisi geopolitiche nel mondo", ha dichiarato il presidente del Consiglio. Trump, ha auspicato il ritorno di Mosca nel G8, poiché molti degli argomenti discussi nel gruppo delle otto principali economie globali riguardano la Russia. A favore dell'invito della Russia al vertice che il G7 terrà nel 2020 si è espresso anche il presidente francese Emmanuel Macron. In risposta, il Cremlino ha osservato che la Russia non sta lottando per il ritorno al G8, ma sta cooperando con i paesi membri del gruppo su altre piattaforme. Mosca è stata espulsa dal G8 nel 2014 dopo l'annessione della Crimea.
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La Open Arms individua barchino con 40 persone nel Mediterraneo
Madrid, 7 ott - (Agenzia Nova) - La Open Arms, l'imbarcazione operata dall'omonima ong spagnola, ha individuato un barchino con 40 migranti a bordo dopo esser salpata, la scorsa settimana, dal porto di Napoli. Secondo quanto riferito dalla stampa spagnola, tra i 40 migranti ci sono quattro bambini, uno di alcuni mesi. Al momento, la nave umanitaria non ha evacuato i migranti dalla chiatta dell'imbarcazione e attende istruzioni. “Stiamo assistendo i migranti mentre aspettiamo istruzioni dalle autorità”, si legge nel profilo Twitter della ong spagnola, fornendo giubbotti di salvataggio, acqua e cibo. La nave è stata sotto sequestro dal 22 agosto al 21 settembre nel porto dell'isola siciliana di Lampedusa per irregolarità tecniche e operative rilevate in un'ispezione del ministero dei Trasporti italiano.