La fine dell'industria italiana
La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Spiegel, Guardian, Cinco dias, Mundo e Vanguardia
L'industria italiana “muore in bellezza”
Amburgo, 18 nov - (Agenzia Nova) - Terza economia dell'Eurozona, l'Italia vede la propria industria “morire in bellezza”. È quanto afferma il settimanale tedesco “Der Spiegel”, commentando la decisione del gruppo siderurgico indiano ArcelorMittal di recedere dal contratto per l'acquisizione degli impianti ex Ilva concluso con il governo nel 2018. La situazione è particolarmente grave nell'impianto di Taranto, la più grande acciaieria d'Europa, dove sono a repentaglio 15 mila posti di lavoro tra stabilimento e indotto. Contro la chiusura dell'ex Ilva, migliaia di tarantini stanno manifestando, mentre altri dimostrano contro le morti causate dei fumi della fabbrica. Inoltre, il caso dell'ex Ilva di Taranto è “esemplificativo di come la politica e la burocrazia stanno rallentando lo sviluppo economico dell'Italia”. Nel paese, infatti, “non esiste la certezza del diritto per gli investitori e i contratti divengono obsoleti dal giorno alla notte”. Centinaia di grandi progetti di investimento tanto attesi “vengono messi in pausa perché mancano le approvazioni o i sussidi statali promessi non sono nel bilancio, oppure il governo blocca tutto perché improvvisamente vuole stabilire altre priorità”. Secondo “Der Spiegel” poi, “ogni ministro, ogni membro del Parlamento ha idee proprie, che possono portare alla promozione di una regione, di un settore, di un gruppo professionale in mezzo a leggi di bilancio completamente confuse”. Tutto ciò “costa un sacco di soldi, nella migliore delle ipotesi è inutile, ma soprattutto controproducente”. Pertanto, “non vi è da stupirsi che l'Italia sia in piena stagnazione”, con un disavanzo di bilancio previsto dalla Commissione europea al 2,3 per cento del Pil nel 2020 e al 2,7 per cento nel 2021. Il deficit è invece salito al 136,2 per cento del Pil nel 2019 e dovrebbe aumentare al 137,4 per cento nel 2021. La crescita è prevista allo 0,1 per cento del Pil nel 2019, allo 0,4 per cento nel 2020 e dello 0,7 per cento nel 2021. Infine, imprese anche storiche, come per esempio Pirelli, vengono acquisite da concorrenti estere o chiudono.
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I veneziani chiedono aiuto dopo l'inondazione
Londra, 18 nov - (Agenzia Nova) - Il Comune di Venezia ha fatto appello a tutto il mondo per aiutare a restaurare la città colpita da una serie di devastanti ondate di acqua alta. Lo scrive il quotidiano britannico "The Guardian", riferendo che il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha aperto un contro bancario per ricevere donazioni e sui social media ha scritto che la città è "l'orgoglio dell'Italia, ma anche il patrimonio di tutti. Grazie per gli aiuti, torneremo a spledere". Il "Gurdian" rende poi noto che il presidente dell'Autorità portuale dell'Alto Adriatico, Pino Musolino, ha scritto ai capi delle compagnie di navigazione le cui navi da crociera visitano la laguna di Venezia, duramente criticate dai residenti, esortandoli ad aiutare l'antica Serenissima a "superare questa tragedia".
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Del Vecchio, da capo di Luxottica a massimo azionista di Mediobanca
Madrid, 18 nov - (Agenzia Nova) - Il quotidiano spagnolo “Cinco Dias” traccia il profilo di Leonardo del Vecchio, l'uomo più ricco d'Italia che da solo è diventato prima presidente esecutivo e amministratore delegato di Essilor Luxottica, e ora anche il principale azionista di Mediobanca, con il 10 per cento. Del Vecchio, nato orfano e cresciuto in un orfanotrofio, ha sempre evitato di fare affidamento sugli altri, finendo così per formare un impero degli occhiali. “Ho sempre odiato dipendere dagli altri. (…) Quando sei un fornitore, sei praticamente nelle mani dei clienti", spiega in un'intervista pubblicata sul portale di Luxottica. Ora Del Vecchio è diventato il maggiore azionista di Mediobanca - che vale 9,4 miliardi di euro - approfittando dell'uscita di Unicredit dal capitale. La sua visione potrebbe essere quella di scommettere pesantemente sugli acquisti aziendali, come ha sempre fatto in Luxottica, e che Mediobanca cessi di dipendere da Generali, che ha il 13 per certo, e Di cui Del Vecchio è anche azionista con quasi il 5 per cento.
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Spagna guarda a Italia per ricerca e sviluppo nella ceramica
Madrid, 18 nov - (Agenzia Nova) - La Spagna continua ad essere in ritardo rispetto all'Italia in termini di investimenti in tecnologia nel settore della ceramica, sebbene negli ultimi anni abbia accelerato per colmare il divario. I due grandi leader ceramici europei hanno da sempre intrapreso un grande impegno per la qualità e la differenziazione rispetto ai produttori di paesi terzi, investendo nelle aziende di macchinari ceramici e tecnologici, sia spagnoli che italiani, scrive il quotidiano “El Mundo”. L'Associazione spagnola di produttori di macchinari e beni strumentali per l'industria ceramica (Asebec) ha fatturato 483 milioni di euro nel 2018, il che ha rappresentato una crescita del 16,6 per cento nel tasso interannuale e il quinto anno di aumento consecutivo. Tuttavia gli investimenti in tecnologia intrapresi dal settore della ceramica italiano, durante lo scorso anno fiscale 2018, hanno superato i 500 milioni di euro, secondo l'Istituto per il commercio estero spagnolo (Icex) preparato dall'Ufficio economico e commerciale dell'ambasciata della Spagna a Milano.
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Sorveglianza per Antonio Conte dopo minacce
Madrid, 18 nov - (Agenzia Nova) - La Polizia ha ordinato un dispositivo di sorveglianza "discreta" attorno all'abitazione dell'allenatore dell'Inter Antonio Conte, dopo la lettera anonima ricevuta contenente minacce e un proiettile. Lo stesso dispositivo di sicurezza si terrà negli uffici del club italiano che ha chiarito come Conte non abbia “ricevuto personalmente alcuna lettera minacciosa", che invece sarebbe stata a inviata "al club". L'Inter ha ulteriormente precisato che "non è stato lo stesso tecnico a presentare la denuncia" alla polizia ma che "come è prassi in questi tipi di situazioni, ha contattato le autorità competenti". Per il momento si esclude che l'atto possa essere riconducibile al mondo degli ultras del club nerazzurro.