Matteo Salvini (foto LaPresse)

Ora Salvini non crede più alla caduta del governo, dice la stampa estera

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Handelsblatt, Daily Mail, Times, Tribune, Financial Times

Salvini rinuncia a fare cadere il governo e lancia un appello all’unità per le riforme

Londra, 17 dic - (Agenzia Nova) - Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha improvvisamente smesso di chiedere la caduta del governo e ha invece proposto che tutti i principali partiti lavorino insieme per attuare le riforme al fine di risolvere i gravi problemi che affliggono l'Italia. Come riferisce il quotidiano britannico "Daily Mail", molti ora interpretano questa improvvisa svolta di Salvini come il segno che il leader della Lega abbia perso la speranza di un crollo a breve termine dell'esecutivo. Salvini ha, inoltre, affermato di non volere alcun incarico di governo in cambio della sua collaborazione alle riforme.

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L’economista Benink, l'Europa deve approfittare del momento in Italia

Berlino, 17 dic 08:29 - (Agenzia Nova) - L'Ue “deve approfittare del momento in Italia, dando la mano al paese, suo membro fondatore”. È quanto sostiene l'economista Harald Benink, docente di Banche e finanza presso lo “Institute of governance” dell'Università di Tilburg nei Paesi Bassi, in un contributo per il quotidiano “Handelsblatt”. Secondo Benink, “un piano d'azione quinquennale dell'Ue potrebbe assicurare gli investimenti in Italia e la stabilità in Europa”. Si tratta in particolare di un'iniziativa politica ed economica per i prossimi cinque anni, che colleghi un'agenda dettagliata per le riforme economiche strutturali in Italia ai potenziali investimenti dell'Ue nel paese. L'idea è che in Italia vengano previsti “passi concreti nella legislazione e nell'attuazione delle riforme per ciascuno dei cinque anni”. Alla fine di ognuno di essi, “si verifica se l'Italia ha attuato le misure concordate” con l'Ue. In caso di valutazione, l'Italia potrebbe essere premiata “con ingenti investimenti dell'Ue in settori come le infrastrutture e l'economia della conoscenza”. Come osserva Benink, “un simile approccio di carota e bastone non è mai stato provato prima”. Tuttavia, tale iniziativa “cambierebbe il discorso politico e consentirebbe alle autorità italiane di spiegare alla propria popolazione che l'Europa non solo richiede difficili riforme economiche e disciplina di bilancio, ma agisce anche in modo solidale sotto forma di investimenti”. La sfida è “prevenire un aggravamento della crisi tra Italia ed Europa”. Tale sviluppo potrebbe, infatti, portare a una crisi di fiducia nel merito di credito dei titoli pubblici italiani e nelle banche che hanno investito pesantemente in titoli di Stato”. Date le dimensioni dell'economia dell'Italia e considerato soprattutto il suo enorme debito pubblico, una crisi nel paese porterebbe “molto probabilmente” a una grave crisi bancaria e finanziaria nell'Ue, con “enormi conseguenze per il futuro dell'euro”. È quindi importante che la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e la presidente della Banca centrale europea (Bce), Christine Lagarde, “sfruttino il momento per elaborare un grande accordo con l'Italia”. Come conclude Benink, “vi è molto in gioco e un nuovo approccio è urgentemente necessario”.

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Italia: il ruolo delle obbligazioni al dettaglio nei salvataggi bancari

Londra, 17 dic - (Agenzia Nova) - Il quotidiano britannico "Financial Times" illustra le cause politiche e sociali della decisione del governo di accorrere in soccorso della Banca popolare di Bari (BpB) e di analoghi salvataggi bancari avvenuti negli ultimi anni in Italia. Ufficialmente, il ministro dell'Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri ha spiegato che il governo è "dalla parte dei risparmiatori e dei lavoratori dipendenti della BpB ed è impegnato a rilanciarla per il bene dell'economia del Sud". Tuttavia, secondo il "Financial Times", i principali beneficiari di salvataggi come quello della BpB sono i detentori di obbligazioni emesse dalle banche. In Italia si tratta perlopiù di obbligazioni di piccolo taglio, che quindi figurano ampiamente nei portafogli di risparmio delle famiglie. In Italia, far pagare agli azionisti i fallimenti bancari, come previsto dalla normativa dell'Ue, avrebbe quindi un elevato costo politico. Come osserva il "Financial Times", questa situazione patrimoniale tipica dell'Italia, sebbene inusuale, non è affatto unici. Ad esempio, per i medesimi motivi, in Germania è stato effettuato il salvataggio della banca Nord/Lb mediante un intervento pubblico.

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Psa-Fca, i Peugeot temono di perdere il controllo

Parigi, 17 dic - (Agenzia Nova) - Nel progetto di fusione tra Fiat Chrysler Automobiles (Fca) e Peugeot Société Anonyme (Psa) la famiglia Peugeot, azionista del gruppo francese con circa il 13 per cento del capitale, teme di perdere il controllo. Lo scrive il quotidiano francese “La Tribune”, spiegando che la firma del memorandum di intesa è imminente ma gli azionisti si interrogano sull'azionariato del futuro gruppo. Alla famiglia Peugeot spetterà il 6 per cento del colosso che nascerà dall'unione tra i due costruttori, anche se con bpifrance la parte francese dovrebbe arrivare al 13 per cento. Alla famiglia Elkann invece spetterà il 14 per cento, contro il 29 per cento detenuto oggi in Fca. I Peugeot vogliono stabilizzare i rapporti di forza all'interno della futura entità per evitare di essere sopraffatti dagli Elkann. Nel consiglio di amministrazione del gruppo sono previsti cinque posti per Fca e cinque posti per Psa, anche se l'attuale presidente del gruppo francese, Carlos Tavares, dovrebbe essere nominato amministratore delegato e ottenere così l'undicesimo posto almeno per i primi cinque anni. 

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La campagna della Serie A contro il razzismo è uno ”stupido scherzo"

Londra, 17 dic 08:29 - (Agenzia Nova) - La campagna della Serie A contro il razzismo sembra uno "stupido scherzo", ma purtroppo dimostra ancora una volta l'incapacità dei vertici del calcio italiano di affrontare il grave fenomeno sociale della discriminazione. In questo modo, la stampa britannica commenta i manifesti che illustrano la campagna della Serie A per contrastare il razzismo negli stadi, in cui sono raffigurate delle scimmie. Dopo innumerevoli episodi di giocatori di colore insultati e paragonati ai primati, i vertici del calcio italiano non hanno trovato di meglio che pubblicare manifesti che ritraggono tre scimmie. L'intento dei disegni firmati dall'artista Simone Fugazzotto è ricordare che tutti gli esseri umani discendono dalle scimmie. Tuttavia, il messaggio è di difficile comprensione e l'impatto immediato è invece piuttosto negativo. Secondo la stampa britannica, il calcio italiano ha perso un'altra occasione per ripulire la propria immagine e quella di tutta l'Italia dalle accuse di razzismo. 

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