Anche i tedeschi si sono accorti che il M5s si sta autodistruggendo
La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Frankfurter Allgemeine Zeitung, Times, Libre Mercado, Pais e Figaro
L'autodistruzione del M5S
Berlino, 7 gen - (Agenzia Nova) - Crollo dei consensi, sconfitte ripetute a tutte le regionali tenute finora probabilmente anche alle prossime in Emilia-Romagna e Calabria il 26 gennaio, disfatta alle elezioni europee del 26 maggio scorso, defezioni e contrasti interni. Sono questi, afferma il quotidiano tedesco “Frankfurter Allgemeine Zeitung”, i sintomi della “autodistruzione” del Movimento 5 Stelle (M5S). Un processo che culminerà a marzo prossimo con la trasformazione ufficiale del M5S, nato come movimento antisistema, in partito tradizionale. Intanto, il capo politico dei Cinquestelle, il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale Luigi Di Maio, “ha i giorni contati” come guida del M5S. “Stelle cadenti”, commenta la “Frankfurter Allgemeine Zeitung”.
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L'esodo dal M5S fa vacillare il governo
Londra, 7 gen - (Agenzia Nova) - A causa dell'esodo di deputati e senatori dal Movimento 5 Stelle (M5S), il governo rischia il collasso. Lo riferisce il quotidiano britannico "The Times", ricordando che l'esecutivo è formato dall'alleanza tra M5S e Partito democratico (Pd). A provocare le defezioni tra i Cinquestelle sono la lotta per il potere e le dispute sui finanziamenti all'interno della formazione. Come ricorda il "Time", tra quanti hanno lasciato l'M5S vi è Lorenzo Fioramonti, dimessosi dall'incarico di ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per la mancanza di fondi alla scuola nella legge di bilancio per il 2020. Successivamente, gli organi di dirigenza dell'M5S hanno deciso di espellere il senatore Luigi Paragone, che nella scorsa settimana aveva votato contro il governo. Altri tre senatori dei Cinquestelle sono, invece, passati con la Lega alla fine di dicembre, mentre due deputati hanno lasciato il partito il 3 gennaio scorso. La perdita dei senatori è particolarmente preoccupante per il governo giallorosso, che al Senato si regge su una maggioranza molto sottile.
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Il governo italiano sosterrà pagamenti con carta con 3 miliardi di euro
Madrid, 7 gen - (Agenzia Nova) - La lotta ai contanti dell'Italia costerà al paese mediterraneo 3 miliardi di euro, che il governo di Giuseppe Conte intende spendere in sussidi per promuovere l'uso della carta di credito. Lo riferisce il sito di informazione finanziaria spagnolo "Libre Mercado". Come nel caso della Grecia, anche l'Italia adotta misure per riequilibrare l'economia sommersa che nel paese pesa per il 22 per cento del Pil: sono previste multe di 400 euro al mese per pagamenti non effettuati con carta ed incentivi nel tentativo di spingere un "cambiamento culturale" che avvicini gli italiani agli standard europei. Una misura che non include tuttavia la riduzione della fiscalità.
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L'Italia con Francia e Spagna, il paese è “cattivo scolaro” nella lotta alla disoccupazione
Madrid, 7 gen 08:32 - (Agenzia Nova) - Il tasso di disoccupazione nei paesi dell'Unione europea nel suo insieme è tornato a scendere ai livelli pre-crisi del 7 per cento, ma non certo grazie all'Italia. Con Francia e Spagna, nel paese si concentra oltre la metà dei disoccupati di tutta l'Ue. Lo afferma oggi il quotidiano spagnolo "El Pais", citando il rapporto annuale sull'occupazione nell'Ue elaborato dalla Commissione europea. Nonostante la ripresa nella maggior parte dei paesi membri, la Commissione sottolinea come Italia, Francia e Spagna rappresentino in questo contesto tre "notevoli eccezioni" o "tre cattivi scolari" nella lotta alla disoccupazione. Inoltre, l'Italia viene criticata per la scarsa efficienza delle politiche sociali volte a ridurre il rischio di povertà.
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Giuseppe Lavazza: la nostra ambizione è raddoppiare nei prossimi 10 anni
Parigi, 7 gen - (Agenzia Nova) - “La nostra ambizione è quella di raddoppiare ancora la taglia nei prossimi dieci anni. Bisogna continuare ad ingrandirsi per non essere integrati in un altro settore e perdere la nostra indipendenza”. Lo ha detto in un'intervista rilasciata al quotidiano francese “Le Figaro” Giuseppe Lavazza, vice-presidente dell'omonimo gruppo. L'Italia “è un paese in cui il tessuto delle imprese familiari è il più denso d'Europa. Spesso queste imprese sono molto specializzate, di piccola taglia e finiscono per essere vendute. La loro sfida è fare un salto per cambiare dimensione”, ha spiegato Lavazza. Il manager ha poi affermato che il mercato estero “è importante per ingrandirsi” e di conseguenza per mantenere la propria “indipendenza”. Il vice-presidente ha inoltre evocato la Nuvola Lavazza, lo spazio inaugurato a Torino lo scorso anno. “Si tratta di una tappa molto importante per il gruppo, che ha investito 120 milioni di euro in questo progetto”, ha affermato.