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L'epidemia di coronavirus in Italia, vista dal resto del mondo

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Pais, Telegraph, Times, Handelsblatt, Figaro

Conte, un crimine nascondere dati su coronavirus o minimizzarli

Madrid, 9 mar - (Agenzia Nova) - Sarebbe stato “un crimine” nascondere i dati sul contagio del coronavirus o minimizzare quanto sta accadendo in Italia. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in un'intervista a "La Repubblica", ripresa dal quotidiano spagnolo “El Pais”. Conte difende l'operato del governo nella gestione della crisi ribadendone l'assoluta eccezionalità. Il capo del governo smorza la polemica politica con l'opposizione e le regioni, pur attribuendo a quest'ultime le responsabilità della diffusione ai media delle bozze del decreto con le nuove restrizioni per il contenimento del coronavirus. Inotlre, il presidente del Consiglio ribadisce che la linea del governo “non cambia”, ma anche che “dovremo ricorrere alla massiccia terapia d'urto nell'economia". “Per uscire da questa crisi, mobiliteremo tutte le nostre risorse umane ed economiche. Sarà necessario un piano di 'ricostruzione' efficiente esteso a tutti i settori. Ne approfitteremo per sbloccare un sistema che è lento quando si tratta di investire. Il modello di Genova diventerà il modello dell'Italia”, ha detto il premier. Per quanto riguarda l'Unione europea, Conte afferma di aver “apprezzato” i segni di collaborazione della Commissione e che “in casi eccezionali come quello che stiamo vivendo, è prevista la flessibilità di bilancio e ne trarremo pieno vantaggio”. Il governo, spiega il premier, sta vagliando diverse iniziative e che “l'Europa non pensa di affrontare una situazione che si preannuncia straordinaria con mezzi ordinari”. Per quanto riguarda i rapporti con l'opposizione, che mantiene una posizione critica nei confronti del governo sia sia sul piano di gestione pratica della crisi che economica, Conte lancia un appello richiamando alla responsabilità. “Oggi più che mai la politica deve dimostrare, nonostante la diversità dei ruoli, che è preoccupata per il bene degli italiani e che parla in modo responsabile, dimostrando amore per il Paese. Tra oggi e domani incontrerò di nuovo l'opposizione per parlare di misure economiche”, ha spiegato. Il presidente del Consiglio – che ha dichiarato di essersi sottoposto al tampone per il coronavirus e di essere risultato negativo - si è detto disponibile a rafforzare la squadra che gestisce l'emergenza e che al momento la possibilità di rinviare anche le elezioni regionali, dopo il referendum per il taglio dei parlamentari, non è contemplata. 

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Il governo mette in quarantena il nord

Parigi, 9 mar - (Agenzia Nova) - Il governo ha posto in quarantena la regione della Lombardia e altre 14 province di Veneto, Piemonte Emilia-Romagna e Marche per cercare di fermare il coronavirus. Lo riferisce la stampa francese, spiegando che le restrizioni rimarranno in vigore fino al 3 aprile. Secondo l'ultimo bilancio annunciato ieri, 8 marzo, il numero di morti è salito a 366 mentre i casi sono arrivati a 7.375. Nessuno potrà entrare o uscire dalle zone rosse durante la quarantena. Luoghi pubblici come musei, teatri, cinema, discoteche rimarranno chiusi, mentre i centri commerciali saranno aperti da lunedì a venerdì. Sospesi anche funerali e matrimoni. Il direttore dell'organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus ha definito “coraggiose” le misure decise da Roma, riconoscendo che rappresentano per il paese un “vero sacrificio”. La sera del 7 marzo, a causa di una fuga di notizie che ha preceduto l'annuncio ufficiale, migliaia di persone si sono precipitate nella stazione di Milano per lasciare al Lombardia. “Follia pura”, secondo il virologo Roberto Burioni. Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ha firmato un ordinamento per mettere in quarantena tutti coloro che vengono dalle zone rosse. 

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Un potere frammentato rende difficile affrontare il coronavirus

Londra, 9 mar - (Agenzia Nova) - Le ultime 48 ore in Italia sono state caotiche. Lo scrive il quotidiano britannnico "The Telegraph", annotando come ancor prima che fosse firmato il decreto di emergenza con cui il governo ha posto in quarantena un quarto della popolazione totale del paese, la notizia sia ampiamente circolata. Il risultato è stato che centinaia di persone sono saltate su auto e treni per fuggire dalle zone chiuse del nord. Secondo lacune fonti citate dal "Telegraph", questa fuga di notizie è stata deliberata, una sorta di tentativo dell'esecutivo di capire in anticipo quale sarebbe stata la reazione dell'opinione pubblica. Secondo il "Telegraph", questo episodio senza precedenti è solo l'ultimo di una serie di esempi delle difficoltà che le autorità dell'Italia devono sormontare per affrontare l'emergenza coronavirus. La devoluzione dei poteri introdotta negli anni passati in Italia, sostiene il "Telegraph", ha significato una frammentazione decisionale che ostacola notevolmente la capacità operativa. 

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In fuga dalla quarantena

Londra, 9 mar - (Agenzia Nova) - Prima ancora che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte firmasse il decreto di emergenza che ha posto in quarantena un quarto della popolazione totale in vaste aree dell'Italia settentrionale, la notizia è circolata sui social media. Il risultato è stato che migliaia di persone nelle zone chiuse si sono precipitate verso la più vicina stazione ferroviaria per salire sugli ultimi treni in partenza per il Sud. Lo riferisce il quotidiano britannico "The Times". 

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In Italia è emergenza nazionale

Berlino, 9 mar - (Agenzia Nova) - In Italia è “emergenza nazionale” per l'epidemia di coronavirus. In questo modo, il quotidiano “Handelsblatt” commenta il decreto contenente le “misure per il contrasto e il contenimento del coronavirus sull'intero territorio nazionale, approvato dal governo il 7 marzo scorso. Il provvedimento dispone, infatti, anche la completa chiusura della Lombardia e delle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Novara, Asti, Alessandria, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli. Nessuno potrà entrare o uscire da tali aree, dove la libertà di movimento dei circa 16 milioni di persone interessate viene quindi severamente limitata. Per “Handelsblatt”, il coronavirus “non è ancora sotto controllo in Italia che, con 5.883 contagiati di cui 589 guariti 233 deceduti, è il paese più gravemente colpito dall'epidemia dopo Cina e Corea del Sud. “Abbiamo una situazione di emergenza nazionale”, ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa in cui ha illustrato il decreto per far fronte al coronavirus. Conte ha quindi aggiunto che, con le nuove misure, il governo persegue due obiettivi: “contenere il virus ed evitare di sovraccaricare gli ospedali”. 

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