Psicologia greca
La faccia ridente e beffarda di Yanis Varoufakis è quella di Aldo, il pelato del celebre trio comico; ma c’è dell’altro, c’è un po’ di tutto in quell’uomo, la psiche dei greci è complessa, in fondo l’hanno inventata loro. Varoufakis, dal nome serpentino e insidioso, nel suo equivoco agire evoca i misteri eleusini, di cui Clemente Alessandrino ci ha tramandato la formula sacra: “Ho digiunato; ho bevuto il ciceone; ho preso nel cesto e, dopo averlo maneggiato, ho deposto nel cesto, poi, riprendendo dal cesto, ho riposto nel cesto”. Sembra una delle stralunate lezioni di economia impartite urbi et orbi da Varoufakis, una magia con cui il ministro greco cerca di ipnotizzare i saggi di Bruxelles, di Riga, di Francoforte. Di Berlino, soprattutto, suo nemico giurato almeno quanto Roma lo era per Annibale. “Benvenuto il loro odio su di me”, ha detto in questi giorni Varoufakis, fiero della propria incerta sorte.
Impresa non facile sconfiggere la sacra alleanza dei banchieri coi politici, tuttavia il mago Varoufakis quei sapientoni è riuscito perlomeno a innervosirli, i tedeschi in testa, che quando sentono parlare di risarcimento dei danni di guerra tirano fuori gli elmetti, indignatissimi perché qualcuno ricorda i macelli dei loro avi. Dovrebbero sborsare senza fiatare, se avessero un po’ di pudore; grazie ai dollari profusi dagli americani già pochi anni dalla fine si parlava di miracolo economico tedesco. Cari crucchi, volete miracolare un pochino anche noi? Questo è quel che pensa e talora dice Varoufakis, mettendo in bella mostra il dito medio. Che poi, intimorito dalle reazioni di Berlino, abbia sconfessato quel gesto non va a suo onore; Maurizio Cattelan ha osato innalzare davanti alla Borsa di Milano un ditone di due metri a sfida del capitalismo, Varoufakis si è spaventato appena colto in fallo con un ditino di otto centimetri e ha negato tutto. La psicoanalista Marie Bonaparte, pupilla di Freud, erede di mezza Costa Azzurra e sposata col principe gay Giorgio di Grecia, avrebbe catalogato tutto ciò sotto la voce: incapacità di reggere la propria ubris.
Occorre più sprezzo, se no i nemici passano all’offensiva e ti danno del “perditempo” in sede privata, e del coglione in sede privatissima. E sì che avevano acclamato il simpatico ateniese come salvatore dell’Europa, agitando i rami d’ulivo persino nella fatale Cernobbio da dove anche i più illustri escono sbucciati. E lui era contento, e perché no, piace a tutti essere lusingati, persino Gesù sorrise quando su un asino entrò a Gerusalemme; ma tutto cambia, basta un nonnulla per precipitare dalle stelle alle stalle. Basta una terrazza. In un luminoso mezzogiorno ateniese Varoufakis si è fatto immortalare da Paris Match su una terrazza con vista sul Partenone. Nella foto sorride visibilmente felice, abbracciando la bella consorte in moderata minigonna, mentre su un tavolo li attende un pesce alla griglia, un’accattivante insalatona e il vino di Santorini. A morte!
Esagerati! La più casta delle immagini invece di far sorridere e per un attimo partecipare alla felicità dei due, ha scatenato un putiferio d’invidia. Niente da fare, un simpatico post comunista non può baciare pubblicamente la moglie, lo storico sacrificio di Occhetto immortalato da Elisabetta Catalano non è bastato, a morte! Al rogo le colorate camicie di Varoufakis fuori dai pantaloni. I misteri eleusini si dividevano in legomena, ciò che era detto, deiknymena, ciò che era mostrato, e dromena, le azioni effettivamente eseguite; gran sacerdote di quei riti Varoufakis è restio a mostrare quel che dice e tantomeno lo esegue. Viene tacciato di irresolutezza, ma sembra invece assai risoluto, a non cacciare i soldi che gli si addebitano. Non gli innocenti paesi europei, ma i tedeschi devono pagare, pensa il greco. Calano in isole ove nella luce abbagliante del mare e del cielo navigano gli eroi e appaiono gli dei, e ’sti lanzichenecchi vorrebbero non pagare pegno per la tenebra e la morte che i loro padri, nonni, bisnonni e trisavoli hanno portato? Coi greci nacque il mondo, coi crucchi per poco non ci morì. Varoufakis Germania!
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