Serve più Dio

Umberto Silva
L’occidente è sempre a rischio travolgimenti non per eccesso, ma per difetto di cristianesimo

    L’umanità è quel che è, un misto di anima, animalità e bestialità, a volte prevale l’una a volte l’altra e quando si pensa che siamo diventati personcine ammodo, ecco che si scatena il pandemonio. Anche la civilissima Europa di questi ultimi settant’anni è a rischio di travolgimenti. Basta pensare quel che le è accaduto nei settant’anni precedenti. L’Europa era quel giardino fiorito testimoniato dai dipinti di Renoir, Manet, Monet, Degas…, con robusti vogatori in maglietta che abbracciano allegre modiste, e bimbe e bimbi paffutelli, e la musica, le fabbriche, la ricerca scientifica… Quando all’improvviso tutti si precipitarono a scannarsi l’un contro l’altro nella guerra più balorda di ogni tempo. Conclusa la quale di nuovo una gran fioritura… minata dall’angoscia della rivincita. E ancora botte da orbi. Per eccesso di cristianesimo? Per difetto. Le chiese cristiane tentarono di tamponare il male, ma occorreva fermare i massacri e non accontentarsi di benedire i moribondi, occorreva una radicalità e una violenza di parola ed esempio quale mostrarono papa Leone Magno che fermò Attila e Gregorio VII che piegò Enrico IV a Canossa, e Pio VII, anima generosa che eroicamente patì le pene e le umiliazioni di quell’infernale genocida che fu Napoleone. Al congresso di Vienna Pio VII ottenne l’abolizione della schiavitù, e con lui Roma rifiorì.

     

    Attualmente la chiesa è sulla difensiva. Sti pedofili che spuntano da ogni parte intorbidano la situazione, come i fregoni – che modo di parlare! – di palazzo. Il Papa va a colonizzare l’Africa e fa benissimo, ma occorre colonizzare anche l’Europa e l’Occidente tutto. Nessuno crede più in Dio, nella Bibbia e compagnia bella? Meglio, ricominciamo da capo, la chiesa ha trionfato nella conversione, lì ha stabilito il primato e l’imprimatur: “Credo quia absurdum”. Io credo che Dio esiste anche se non esiste, mentre sono più che certo che Beppe Grillo non esiste anche se si fa sentire e tutti ne parlano ed è vivo e vegeto. Può portare mille prove della sua esistenza, ivi compreso il certificato dell’anagrafe e il trionfo elettorale, ma io non ci crederò mai. Chi testimonia dell’esistenza di Grillo, i milioni di suoi adepti, fingono anch’essi, e sebbene siano tanti non esistono. E Michel Onfray, l’ateologico, un altro celebre creduto, esiste? No, naturalmente, il suo esibizionismo ci fa dubitare, la vera esistenza è sommessa. Eppure un mucchio di gente si ostina a dire che Onfray esiste e scrive. Non ci credo. Credo fermamente che Onfray non esiste proprio perché dice che Dio non esiste. Neppure esiste Slavoj Zizec con tutti quegli accenti corvini che ora non mi va di cercare, e con lui non esistono un mucchio di persone che vorrebbero stare al posto di Dio. Credo nella comunione dei santi, credo ad occhi chiusi, quia absurdum ma neppure troppo, che se i grillini, gli ateologici e gli accenti di Zizec non esistono, qualcosa deve pure da qualche parte esistere, direbbe il grande Leibniz, uno che esiste proprio perché dice cose così.

     

    Gli Isis e compagnia brutta ammazzano i cristiani perché sanno che esistono mentre loro assai meno. Ora tutti dicono che gli Isis sono mascalzoni perché uccidono in nome di Dio, ma in realtà è solo una copertura, essi puntano a uccidere direttamente Dio, sputtanandolo, attribuendogli ogni nefandezza. Di questo supremo parricidio parla Freud in “Totem e Tabù”: la storia umana è costellata di individui e popoli che cercarono e cercano di uccidere Dio, il Padre: ucciderlo è sempre sembrata un’impresa eroica, il modo di diventare più potenti di lui. Crocefiggendo Cristo gli ebrei pensavano di uccidere Dio? Bah, forse qualcuno del Sinedrio, per farsi vanto… Molti tra i sé dicenti cristiani, invece, a lungo hanno voluto credere gli ebrei colpevoli e non li hanno perdonati d’avere ucciso Dio in carne e ossa, defraudandoli così di una criminale gloria di cui volevano essere i primi a fregiarsi. Per risarcirsi si sono messi una croce sul petto e hanno fatto equamente a pezzi gli ebrei e i musulmani di Gerusalemme; non paghi cent’anni dopo hanno stuprato Costantinopoli, suscitando l’ira furibonda di Papa Innocenzo III. Per quanto denigrata nei secoli da tanti suoi fedeli senza fede, la chiesa si è sempre eretta a difesa dei poveri e dei giusti. E per quanto ci s’impegni, ogni tentativo di ammazzare Dio fallisce. Scrive Sigmund Freud: “Morto, il Padre diventa più forte di quanto fosse da vivo”. Portae inferi non praevalebunt.