Vergini di Dio
La chiesa, davvero misericordiosa, tutti accoglie e indirizza. Unioni tra maschi, matrimoni, adozioni… alla luce di un’antica magistrale sapienza la chiesa sconsiglia tutto ciò, non perché i gay sono gay ma perché sono uomini e, salvo alcune eccezioni, noi uomini di qualsiasi specie, religione e sesso, siamo ancor più pericolosi quando lasciati a noi stessi, senza che la mano di una donna accarezzi i nostri sogni. Osservate un gruppetto di etero-amiconi in un solitario pomeriggio domenicale o in una notte tribale e vedrete di quali imbecillità sono capaci. Le donne sono indispensabili, non innamorarsene perdutamente è un delitto. Dio le crea affinché il loro luminoso sorriso – anche il pianto, la smorfia, la lingua, il delizioso dentino e tutto quanto – ci distolgano da un’innata ferocia che tanto male ha fatto e continua a fare. Dalla maschia arrogante stirpe si discostano i preti, la cui eleganza resta superiore. Sono esseri a sé; nelle estive vacanze li vedevo aggirarsi per i boschi e mi affascinava la loro misteriosa natura.
Detto questo, mi soffermo su una delle virtù più sbandierate, vilipese ed equivocate: la verginità. Una fanciulla che per la prima volta si abbandona sulla riva del fiume a un amplesso con un ragazzo, perde la virginità o l’acquista? Dipende, non dalla fisiologia quanto dal desiderio. Se una donna o un uomo si congiungono per un secondo fine, per esempio per attaccare l’Aids all’altro o per carpirgli denaro o per sposarlo a tradimento o per fare come tutti, certo non si può parlare di verginità quanto di sadismo, perversione, calcolo, nichilismo. Se invece gli amanti si abbandonano al desiderio e all’amore, allora sì la verginità, la verginità della parola e dello sguardo quando incontrano Altro, in una sorpresa incessante. Non è questione di astinenza ma di esistenza.
Vi sono uomini che hanno fatto l’amore con centinaia di donne senza mai abdicare alla verginità, mentre vi sono individui totalmente esenti dai rapporti sessuali che per timore della verginità si rifugiano nel già detto e nel già visto, nel luogo comune che rassicura il nulla. E tuttavia, per quanto cerchiamo di umiliarla e di abolirla, la verginità risulta indistruttibile. Les demi-vierges che praticano rapporti alternativi per non intaccare l’imene in modo da arrivare intatte al matrimonio, sono puttane? Un po’ sì, ma non esageriamo, in ciascuna di loro c’è una scintilla, un malizioso ammicco che le consegna al verde purgatorio. Ho appena letto che la gioventù iraniana fa la parodia della verginità con il lapai, una pratichetta erotica che a ciascuno lascio immaginare. Stupidate! Altro che lapai, il mio pensiero va alle ragazze persiane che vidi prima di Khomeini, incantevoli le universitarie come le lavandaie, una celeste nube la fronte, vergini gli occhi, vergini i capelli. Ancora lo sono, il dolore le ha preservate dal male. Anche la verginità del Papa, così come quella di Cristo, non è frutto d’una rinuncia ai sensi quanto, al contrario, di un’incessante sensualità, d’un violento impegno intellettuale e amoroso. Garante della virginità non è la vecchia del villaggio ma la parola, quando si espone alla gioia dell’inaudito. Dopo mari di sciocchezze e oceani di perdizione si può ancora incontrare la verginità, ma non sotto il bisturi del chirurgo plastico quanto nell’accoglimento del desiderio, qualcosa di forte che è in noi ma che fatica a emergere, imprigionato da mille scemenze quotidiane. Cedere sul desiderio – l’acerrimo nemico della miserabile voglia – è un peccato mortale, una viltà che si paga cara.
Infine, davvero c’è tutto questo bisogno d’insistere a spettegolare che la Vergine Maria è stata posseduta da un uomo e non da Dio? Quale disgustoso accanimento ginecologico! Che patetico tentativo di ridurLa a una qualsiasi, laddove Essa fu ed è la geniale madre del più grande uomo-Dio partorito nei secoli. Leonardo, Bach e tutti i sommi, sono cretini perché nei secoli dipingono e scolpiscano e cantano Maria Vergine? Già, ma la chiesa intanto ne combinava di porcate! Davvero pensate che il cardinale Bellarmino, uno degli uomini più colti e generosi del suo tempo, credeva che il Sole girasse intorno alla Terra? Sapeva benissimo come stavano le cose, ma aveva il buon gusto di non dirlo in giro. E siete così sicuri che Dante non sia sceso all’inferno, quello vero, quello col fuoco? Certo che c’è stato, coglioni!
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