L'inconscio ci guida
Le parole del Papa che sferzano l’Europa, le accuse di Trump e la nuova gioventù di Berlusconi.
Papa Francesco ha frustato l’Europa che non è più madre e nemmeno padre. La cosa mi ha fatto piacere, anche perché due giorni prima di lui quelle stesse parole le ho scritte io. Lungi da me ogni vanità, è esattamente il contrario. Se scrivo certe cose addirittura anticipando il Papa, significa che anche i più imbecilli degli umani, tra i quali mi annovero, hanno capito che qualcosa di orrendo sta accadendo nel mondo e cominciano ad agitarsi. Ma le radici erano avvelenate già da tempo, la chiesa era decaduta e le nazioni anche, ci si è creduti eterni dominatori che potevano prendersi il lusso di trattare i paesi arretrati da ritardati mentali, col risultato di farne davvero dei pazzi ma cattivi, cattivissimi.
L’Europa ma anche l’America, il disastro coinvolge tutto l’occidente. Se il Parlamento italiano è pieno di buffoni, costoro almeno ci fanno ridere quando invece un Donald Trump… Parlando del caso Trump, Obama ha evocato il circo, pensando così di bollare lo scalmanato. In realtà il circo è istituzione assai nobile, una tradizione addirittura liturgica, mentre con Donald Trump siamo da altre parti. I Bush, gentiluomini all’antica, si ritirano e lanciano la maledizione, vedendo il partito sputtanato immagino che sarà difficile per loro dare la mano al nuovo premier, probabilmente gli schiacceranno le famose ditine. E la regina d’Inghilterra? Lei non farà una piega, lei ha stretto la mano a gente impresentabile senza dire bah; la regina si pensa immortale e stima il suo interlocutore un morto in piedi. Quei pochi che stringeranno la mano a Trump diranno che lo fanno per la patria, e gli stessi suoi servi, dal maggiordomo al segretario di stato, diranno che lo fanno per incivilirlo, lasciando intendere che sotto sotto sono loro a governare. E così combineranno porcate indegne. Nel frattempo molti vip diserteranno i balli alla Casa Bianca ostentando sdegno, mentre molti altri ci si ficcheranno accampando il pretesto che vogliono vedere fino anche punto… Quando Trump si accorgerà che questi aspettano solo le sue gaffe ripiegherà sui fondatori di strane pittoresche religioni, finché, stufo, alla sua tavola vorrà solo puttane, in questo finalmente mostrando dignità, intelligenza e grandezza. L’impeachment avverrà quando meno ce lo si aspetta e per il motivo più assurdo, ho fatto un sogno ma non ve lo dico. Al posto di Trump e del suo vice, a sua volta impicciato, sarà nominato il terzo Bush che, terminato di azzannare la testa di Rubio, prenderà il potere dimostrandosi così tutt’altro che fesso.
Queste le previsioni del tempo che verrà. Nel frattempo dal suo pulpito predica The Donald, l’uomo senza peccato: “Bill è l’uomo che ha più abusato delle donne nella storia della politica. Nessuno, nessuno si è comportato come lui. E alcune di queste donne sono state distrutte non da lui, ma da Hillary Clinton che è stata sua complice. Hillary le ha trattate in modo orribile, quando tutto è finito”. A parte il fatto che Kennedy era ancor più veloce di Clinton in fatto di sveltine, c’è del vero in quel che Trump dice, e se non proprio vero almeno fa colpo. L’accusa è la più infamante: Hillary avrebbe tradito quelle donne che di cui si vanta d’essere la Giovanna D’Arco. Eppure solo perché Hillary è una donna e, in quanto tale, considerata dal suo rivale una minus habens, c’è da augurarsi una sua vittoria, di Hillary. Ma, ripeto, solo perché eliminerebbe Trump. Resta da chiedersi che bestie sono diventati gli americani per non votare qualcosa di meglio di quei due.
P.S. Giuliano Ferrara acutamente sottolinea in un suo recente articolo che “denunciare in modo compunto e dottrinario la pericolosità del mito politico lo accresce, e se la élite democratica pensa di vincere su The Donald a forza di lezioni di buone maniere, bè, tanti auguri”. Ecco perché il Cavaliere tuona contro l’indispensabile riforma addirittura tacciandola di regime, lui sta con Renzi, sa che Renzi ha bisogno della sua ostilità! Regime, poi? Magari! E’ quello che tutti in cuor nostro, e il Cav. per primo, ci auspichiamo, una simpatica reggenza di regia prosperità e allegria di reggicalze al suon del reggae. Sciocco pensare che quella del Cav sia una timorosa sbandata, e non piuttosto l’astuta manovra di chi con la bandana al sole cantava “ma ’ndo vai se la banana…”. Invidia juventutis penis? Ma no, tutt’altro, giovinezza ritrovata. Lei è pazzo, Silva, cosa sta scrivendo? Il Cav. non vuole tutto questo! Ma sì che sì, sì che lo vuole, c’è l’inconscio, signori, lì si tesse il destino, lì si gioca tutto, a nostra insaputa! Forza Italia, nella tua storia un’altra storia c’è, la scriveremo noi con te.
Il Foglio sportivo - in corpore sano