Inter e Milan, esami di coscienza
Io non so se l’Inter spendacciona che si è tagliata le vene per comprare Kondogbia debba farsi un esame di coscienza come chiede Javier Zanetti. Certo è che ormai è ridotta al livello del Milan che non spende e che non ha neppure l’ambizione di vincere qualcosa di rilevante. A Mancini, rimasto senza voce pur senza aprir bocca (neanche contro l’arbitro) va bene che domenica incrocerà il derelitto Palermo del redivivo Iachini al Meazza (3-0), altrimenti avrei subdorato il sorpasso dei rossoneri, che invece faticheranno a Sassuolo (2-3). Detto che delle ultime tre non mi frega nulla – nel senso che sono già da tempo retrocesse – vorrei che la Juve pareggiasse con l’Atalanta, solo per poter dire come fanno i sapienti che il campionato è apertissimo e che non si saprà nulla fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata. Ahimé non accadrà, e a Bergamo finirà 0-1. Stesso risultato per il Napoli col Chievo in casa, mentre la Roma (che arriverà terza) ne farà due o tre alla Fiorentina.
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