Le donne, l'amore e gli studi in Giurisprudenza

Annalena Benini
Cara Annalena, ti prego di prendere nota: no, non è vero. Non è vero che sono sempre topi morti e sorriso, proprio per niente. Anzi, nella maggior parte dei casi sono facce ingrugnate e recriminazioni anche quando, invece che un cretino mazzo di mimose, vi si mette in mano la vita.

    Cara Annalena, ti prego di prendere nota: no, non è vero. Non è vero che sono sempre topi morti e sorriso, proprio per niente. Anzi, nella maggior parte dei casi sono facce ingrugnate e recriminazioni anche quando, invece che un cretino mazzo di mimose, vi si mette in mano la vita. Non è detto che non siate belle, interessanti e attraenti anche così (lo siete), ma continuo a non capire perché tanta voglia di raccontarsi diverse da come siete. Vittimismo? Paraculismo? Moda? Ciao.

    Rodolfo L.

     

    Caro Rodolfo, parli da uomo ferito (cit.).

     

     

    Cara Annalena,
    ti seguo da quasi un anno e dai tuoi articoli prendo spunto per libri, film, serie, altri articoli e apprezzo l'originalità con cui fai accostamenti, crei relazioni, offri spunti. Penso che noi vediamo soltanto un millesimo, il risultato finale, del tuo processo di creazione, di letture infinite, di citazioni, di studio intenso. Penso sia bello farlo per vivere, ma è anche tanto impegnativo.
    Quando ho letto che avevi studiato Legge, mi ha sorpreso e allo stesso tempo mi ha un po' rincuorato il fatto che, forse, pure tu avevi intrapreso una facoltà lontana dalle tue reali aspirazioni, quella che magari però dà più chance di pagare le bollette (che poi di sti tempi vorrei sapere tanto qual è, per me fu Ingegneria Gestionale). Quando poi ho letto che ti sei persa a Brighton ho immaginato fosse quello il tuo punto di svolta, come per me fu Londra, dopo l'Università, quando cerchi una sintesi
    tra ciò che desideri e ciò che è giusto fare, perché in fondo l'Attimo Fuggente è il film più vero di sempre. Io ancora mi arrabatto in cerca di quell'equilibrio precario e, sebbene una famosa Head Hunter dica di me che a 33 anni non ho ancora imbroccato la strada giusta, io alla fine me ne frego, perché, come dice il leggendario Professor Martinelli di Notte prima degli esami: "L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa...L'importante è quello che provi mentre corri."
    Grazie e buon lavoro,

    Giulia
     
    Cara Giulia, questa canzone fa soltanto domande, però è bellissima

     

     

     

    Cara Annalena, è da quando ho letto la tua intervista a Francesca Archibugi che non riesco a togliermi questa frase dalla testa: "Devi soffrire per renderti conto che una persona la ami, e devi far soffrire per renderti conto che questa persona ti ama". Non ho potuto finora sperimentare direttamente la veridicità di questa affermazione, ma poi mi vengono in mente certe coppie famose (Lorenzo e Francesca, Claudia e Adriano) che, dopo aver attraversato la tempesta, anche mediatica, hanno trovato la felicità eterna. E penso che abbia ragione lei. Tu che ne pensi?

    Antonio

     

    Caro Antonio, ti regalo questa storia d’amore straziante, ingiusta, meravigliosa. La storia di Wolinski e di sua moglie. Le foto del loro grande amore sono qui

     

     

    Cara Annalena,
    mi chiedevo una cosa, e non sapevo rispondermi. eccola: come mai, credi, va di moda il cinismo a tutti i costi (sacrifico house of cards sull'altare degli esempi esemplificatori)? E vedo questo atteggiamento 'il mondo è duro e difficile e bisogna sporcarsi le mani e farsi valere se si vuole fare qualcosa di interessante' un po' dappertutto.
    E anzi soprattutto lo vedo in mano a molte donne che -evidentemente- pensano che per risultare attraenti nell'era di house-of-cards bisogna mostrarsi stronze (anche esserlo può andare) e forti e ciniche. Come mai?
    Anzi, non come mai, che tanto non si sa e comunque non mi importa, ma invece: cosa ne pensi? Ho sentito una volta Montanelli (ma potrei sbagliare) dire che il cinismo è il contrario dell'oro, è buono solo quando è falso
    .

    Daniele

     

    Caro Daniele, ti consiglio di leggere “Applausi a scena vuota” di David Grossman, per liberarti dall’egemonia del cinismo, e di guardare “The honourable woman”, fino all’ultima puntata.


    Scrivete ad Annalena a [email protected]. Chiedetele quello che volete, lei sceglierà le lettere migliori, le peggiori, le più significative o le più insignificanti, e vi risponderà. Solo online.

    • Annalena Benini
    • Annalena Benini, nata a Ferrara nel 1975, vive a Roma. Giornalista e scrittrice, è al Foglio dal 2001 e scrive di cultura, persone, storie. Dirige Review, la rivista mensile del Foglio. La rubrica di libri Lettere rubate esce ogni sabato, l’inserto Il Figlio esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha scritto e condotto il programma tivù “Romanzo italiano” per Rai3. Il suo ultimo libro è “I racconti delle donne”. E’ sposata e ha due figli.