Viva la Motta che sfida i vegani. Raggi e l'abuso di credulità popolare
Chi ha scritto a Claudio Cerasa il 16 dicembre
Al direttore - Tutto è normale nell’Itis Pininfarina di Moncalieri e nelle sue merendine. Normale che l’autorità reprima un’attività che, se generalizzata, trasformerebbe la scuola in un suk; normale (siamo ottimisti, è Natale) che qualcuno vi veda un’iniziativa “imprenditoriale” da premiare. Normalissima poi la protesta degli studenti, al punto da rendere l’episodio un apologo di come vanno le cose nel nostro paese. Da noi non manca chi si accorge delle inefficienze, vede i vantaggi che con l’eliminarle verrebbero a sé e ad altri. Ma il cittadino diffida dell’iniziativa individuale, sta dalla parte di chi difende le regole, e sopporta il danno che gliene deriva. Nessuno se la prende col regolatore (il preside), che con le sue regole (le merendine si possono comperare alle macchinette) crea un monopolio, e non si cura di controllare il costo (bastava che andasse a comperare una merendina al supermercato) e negoziare il prezzo (vendere grosse quantità senza commessi dovrebbe consentire prezzi ancora inferiori): e quindi giustifica il ragazzino. La gente ha paura della libertà, non crede nei benefici della concorrenza. Vale per le merendine come per i servizi pubblici locali, per l’istituto di Moncalieri come per le municipalizzate del comune. E alla maggioranza sta bene: il preside rimane al suo posto, e nessun sindaco ha perso le elezioni perché non ha eliminato un monopolio.
Franco Debenedetti
Al direttore - Direttore, sursum corda! I progressisti in affanno hanno trovato finalmente un leader, anzi una leader. L’intervista al Corriere della Sera della presidentessa della Camera, Laura Boldrini, è una ventata di freschezza, un’iniezione di ottimismo, un forte appello che fa capire che una speranza c’è. Innanzitutto per il coraggio – non dico per chi ho votato. Poi l’acutezza – il governo precedente ha fatto buone cose come le unioni civili, ma sul Jobs Act… La novità – la sinistra torni unita. Infine e qui si vede la stoffa di una leader vera, di una statista, per la capacità di vedere cose che ai più sfuggono – Gentiloni è una discontinuità.
Valerio Gironi
Al direttore - Caro Cerasa, ho trovato semplicemente geniale la pubblicità della Motta, sul Panettone. “Per il nostro panettone avremmo potuto usare tofu tritato, papaya, seitan e alga essiccata… e invece no!”. Ho letto che molti vegani si sono arrabbiati, per la presa in giro. Non ho nulla contro i vegani, ma si può dire che il veganismo sta diventando una nuova e insopportabile forma di politicamente corretto?
Marco Maroni
Ormai c’è un modo facile per misurare la prevalenza del politicamente corretto: quando l’ironia viene spacciata per offesa e quando la critica viene descritta come un oltraggio è finita. I forconi sono vicini. E quando i forconi vegani proveranno ad arrestare noi forchette carnivore ci difenderemo a colpi di panzanese. Forza Motta.
Al direttore - Direttore, ho capito bene? Mercoledì la Guardia di Finanza è arrivata in Campidoglio per indagare sulle nomine dei primi cinque mesi di Virginia Raggi e il sindaco cosa fa? Dice che l’inchiesta è ridicola in quanto sarebbe partita dalla denuncia dell’ex capo di gabinetto di Virgina Raggi che, dice Virginia Raggi, è stato nominato con procedure illegittime, dalla stessa Raggi, e dunque, per questo, non sarebbe credibile?
Luca Maffei
Prima o poi Grillo capirà che l’unico modo per evitare che Roma diventi il buco nero del 5 stelle è costringere Virginia Raggi ad andare in procura e ad autodenunciarsi, di fronte ai cittadini che l’hanno votata, per abuso di credulità popolare.