Schäuble toglie un alibi agli anti europeisti. D'Alema e Consip. Diciamo
Al direttore - Il vento è calato?
Giuseppe De Filippi
Virginia Raggi: ottantottesimo posto nella classifica italiana dei sindaci più graditi. Persino peggio di Ignazio Marino, che nel 2015 arrivò ottantaduesimo. Sono andato a rivedere cosa diceva in quei giorni Beppe Grillo del sindaco di Roma. Diciassette giugno 2015. Uno spasso. “Roma è governata da uno zombie: Ignaro Marino è un morto che cammina… La città è nel caos istituzionale e amministrativo e non si può più tergiversare… I servizi non sono più garantiti, Roma è sommersa dalla spazzatura e i topi banchettano con i rifiuti da Castel Sant’Angelo a Prati, a due passi da San Pietro: ‘Basta farsi un giro tra i cassonetti del quartiere Prati, che è tutto un brulicare. Da via Lucrezio Caro, a via Belli, a via Cicerone, a via Pierluigi da Palestrina, a tutta la zona intorno a San Pietro, via Candia, viale Giulio Cesare. Appena inizia a fare buio, intorno alle 20 e al mattino presto, intere colonie di roditori iniziano a rovistare tra i secchioni’”. “Negli ultimi tempi la situazione è peggiorata, adesso siamo completamente invasi – spiega Paola de Vecchis, presidente del Comitato Trionfalmente 17 –. L’aumento dei topi è direttamente proporzionale alla mancata raccolta dei rifiuti”… Il degrado è palpabile, lo vedi, lo senti. Erbacce, cantieri semi-abbandonati, pavimentazioni distrutte.… Roma deve essere liberata tramite il voto popolare… Non si può aspettare… bisogna andare a elezioni il prima possibile, prima che Roma venga sommersa dai topi, dalla spazzatura e dai campi dei clandestini gestiti dalla mafia… L’Onestà sta tornando di moda. L’abbuffata a spese dei contribuenti sta per finire”. Il vento è cambiato.
Al direttore - Vorrei ringraziare Massimo D’Alema. Ogni volta che parla mi illumina e mi fa capire con chiarezza che la giusta direzione per il paese è quella opposta. Grazie.
Luca Fortini
Mi chiedo solo una cosa, che davvero non capisco. Ma perché parlare ancora di riforme istituzionali? Non è già in vigore da mesi la riforma che Massimo D’Alema aveva promesso di fare in sei mesi dopo il referendum costituzionale? Mi sono perso qualcosa?
Al direttore - Non mi è chiaro perché la recente intervista di Massimo D’Alema al Corriere è stata messa nelle pagine della politica anziché in quelle dello spettacolo. Eppure era piuttosto chiaro che si parlava della sua irresistibile voglia di tornare sul palco, soprattutto adesso che un clown è appena sceso e anche della opportunità di rilanciare la commedia.
Valerio Gironi
Pensi che invece io l’avrei trovata bene nelle pagine di cronaca giudiziaria. Dirà: ma che c’entra la cronaca giudiziaria con un’intervista in cui un signore che ha servito a lungo le istituzioni si limita a teorizzare la necessaria resistenza del paese contro un signorotto di nome Renzi, anche a costo di manipolare un po’ la realtà politica? Diciamo che sembra un capitolo del romanzo Consip. Diciamo.
Al direttore - Domanda: come faranno i nostri eroi anti europeisti senza uno Schäuble su cui scaricare le loro frustrazioni?
Franco Maroni
Schäuble, a quanto pare, non sarà più ministro delle Finanze e verrà scelto come presidente del Parlamento. Ha ragione il nostro David Carretta: “Una volta che il ‘falco’ per eccellenza non siederà più all’Eurogruppo, con chi se la prenderanno i ministri delle Finanze spendaccioni, sempre pronti a scaricare su altri le proprie colpe di bilancio e a trovare alibi per i propri guai finanziari”?