Un governo senza rigore e un punto che il Pd dovrebbe sottoporre al M5s
Al direttore - Leggo della proposta del M5s di istituire un Comitato scientifico per verificare le confluenze sui programmi dei partiti. Mi torna alla memoria la scelta di nominare la Commissione dei Saggi di 5 anni fa, con funzione “informale e ricognitiva”. Una scelta del genere riflette solo l’inadeguatezza di questo Parlamento, composto da tre minoranze incapaci di imporsi sulle altre e divenire una maggioranza. Il problema era la legge elettorale e lo sapevamo perché così come è, rende complicata ogni scelta e la confluenza verso una maggioranza. Cosa può fare in pochi giorni il Comitato? A me sembra un’ennesima invenzione per superare senza risolvere. La scelta di fatto, punta sostanzialmente a commissariare un Parlamento appena eletto, piuttosto che i partiti. A questo aggiungo che non riesco ad intuire a che cosa dovrebbe portare il lavoro del Comitato, anche perché se si trova un accordo sui programmi non si capisce perché dovrebbero riuscirci loro e non direttamente i partiti. Se Lega e M5s faranno un governo insieme non credo che dipenderà dalla grande capacità persuasiva del prof. Della Cananea. La realtà è che sembra di trovarci di fronte a un ennesimo espediente per tirare a campare. Dopo un breve accenno di rinnovamento bisogna prendere atto che è impossibile cambiare la vecchia politica. E in tutto questo non vedo alcuna differenza tra vecchi e nuovi partiti.
Andrea Zirilli
Resto convinto che se mai si dovesse intavolare una discussione tra il Pd e il Movimento 5 stelle ci potrebbe essere solo un modo per capire se quella discussione potrebbe avere un senso. Potrebbe bastare anche un tweet del segretario, del reggente, di chiunque: siete voi disposti a rinunciare all’idea abominevole di voler affossare la democrazia rappresentativa abolendo il diritto di ciascun parlamentare a essere eletto senza vincolo di mandato e di rappresentare dunque non il server che lo ha scelto ma il popolo che lo ha eletto? Sì o no?
Al direttore - Ci sono tutti i presupposti perché la formazione del governo finisca come a Madrid. Sì, mi riferisco proprio ai quarti di finale di Champions.
Valerio Gironi
Senza ironia, ma penso che non ci siano le condizioni per avere un governo particolarmente sensibile sul tema del rigore.